In questi ultimi tempi anche per reazione alle modalità truffaldine con le quali si è realizata la vita politica, è cresciuta da un lato l'indignazione verso i politici dall'altro una giusta esaltazione della società civile.
Naturalmente, questo ha portato ad una nuova retorica come se la società civile fosse senz'altro il ricettacolo di ogni virtù mentre lo spazio politico fosse il ricettacolo di ogni vizio.
Ma noi sappiamo che nella realtà qualsiasi visione manichea va invece stemperata e che quindi la società politica sicuramente ha moltissimi vizi dei quali deve emendarsi al più presto ma anche qualche tratto positivo. Lo stesso si può dire magari rovesciando la proporzione per la società civile.
Faccio questa premessa perchè non vorrei apparire l'esaltatore retorico della società civile ma debbo riconoscere che l'Associazione Tropeafenice, la quale appunto nasce come libera aggregazione di entusiami, di energia, di impegno di molti che operano nella società civile, tende alla realizzazione di una maggiore consapevolezza del proprio passato, del proprio patrimonio architettonico storico artistico e vuole essere di stimolo ai politici - ai diversi livelli istituzionali, ognuno per la propria competenza - con iniziative adeguate e tese alla valorizzazione di questo patrimonio.
Diceva giustamente il Prof. Meligrana - ma lo richiamava anche il Sindaco - Tropea non può vantare soltanto beni paesaggistici, incomparabili. Ha una sua storia che, dispiegata nel tempo, ha lasciato tracce significative . E' bene che queste tracce siano conosciute, indagate, valorizzate. E qui si inserisce questa opportuna iniziativa per la quale mi rallegro ancora una volta con Tropeafenice.
Già in altre occasioni ho sottolineato l'entusiaso con il quale guardo all'attività di questa benemerita Associazione. Ma lo stimolo che viene con la mostra è volto alla realizzazione del Museo Civico Diocesano.
Ci sono dei reperti importantissimi, sono già stati stanziati, erogati dei fondi. Purtroppo per una serie di traversie burocratiche, per un certo trasferimento di attenzione - voglio volutamente ricorrere ad un eufemismo - per un alleggerimento di attenzione nei confronti di Tropea, proporzionale all'intensificarsi di un'attenzione verso altre zone del nostro Paese o della nostra Calabria, in questo momento abbiamo una situazione di stallo, da cui dobbiamo al più presto uscire.
Proprio con il Sindaco e con altri esponenti della Società Tropeana abbiamo avuto al Ministero dei Beni Cultutali un incontro con il Direttore Generale.
Quando ho avuto notizie - proprio perchè sollecitato dall'Associazione Tropeafenice - della interruzione di erogazione di fondi pubblici nei confronti del Museo Civico Diocesano, ho illustrato questa situazione al Ministro Melandri sottolineando anche la necessità che verso questo patrimonio vi sia quella attenzione istituzionale che ritengo doverosa.
Ho ritenuto di accompagnare questo passo, che era certo formale ma che non avrebbe lasciato traccia, con interrogazione parlamentare - che mi accingo poi a passare all'Associazione nelle mani del Prof. Meligrana - interrogazione con la quale mi rivolgo al Ministro per i Beni e le Attività Culturali e nella quale dopo aver sottolineato che "....

si chiede di sapere quali concrete iniziative il Ministro in indirizzo intenda adottare perchè l'istituzione di tale importante Museo non resti unicamente un'esigenza profondamente avvertita e diventi invece una realtà che testimoni una nuova stagione dei Beni Culturali del nostro Paese.".

Successivamente, ho incontrato ed ho consegnato al Ministro Melandri a Catanzaro, dove eravamo andati assieme per l'inaugurazione della mostra su Mattia Preti, un messaggio: "Ti invio il testo dell'interrogazione che Ti ho rivolto formalmente e la documentazione relativa al Museo di Tropea. Ovviamente i finanziamenti già erogati dei lavori effettuati sarebbero sostanzialmente vanificati se non si proseguisse fino al completamento.
Sicuro di un Tuo efficace e risolutivo interessamento, Ti invio molti cordiali ringraziamenti e saluti".

Io trasmetto intanto al rappresentante di Tropeafenice questo documento.
Volevo aggiungere che nel colloquio che avevo avuto nelle successive telefonate, il Ministro Melandri ha sottolineato che avrebbe fatto di tutto perchè questi finanziamenti siano dati.
Lo considero mio dovere istituzionale avendo avuto l'onore di rappresentare Tropea.....

Mi permetterei di aggiungere ancora. E' bene che questo Museo si realizzi al più presto. E' bene che l'Associazione Tropeafenice, nella sua libera progettualità, faccia tutte le iniziative che ritiene opportune per sensibilizzare tutti noi, politici, realtà istituzionali e società, dell'importanza di questi problemi.
Sarebbe anche bene che la Società Tropeana e dei Casali, e dei Centri viciniori diventasse sempre più consapevole che la propria identità culturale, la propria soggettività culturale e politica si realizza proporzionalmente alla consapevolezza ed alla conoscenza della propria Storia.........