Un'immagine di qualche anno fa dela Congrega 'Santissimo Salvatore e Santa Maddalena degli Ortolani' con il vecchio stendardo.

Confraternita del Santissimo Salvatore e
Santa Maria Maddalena degli Ortolani
della città di Tropea
 

di Salvatore Libertino


Secondo una ricerca del 2002 di Antonio Tripodi presso l'archivio storico diocesano di Tropea (Visite pastorali, f. 37), sotto il titolo di Santa Maria Maddalena, nella chiesa del convento del Carmine, veniva eretta una confraternita che vestiva il saio bianco e la mozzetta nera. Ogni anno "in recognitionem fundationis" si offriva un cero del peso di una libra (0,321 Kg) alla mensa vescovile. I confratelli, che erano esclusivamente ortolani versavano 11/3 grani al mese per il suffragio di quindici messe "lette" ed una "cantata" nel giorno della morte. Nel dare la notizia, pubblicata in "Calabria Sconosciuta", il Tripodi però non ci fa conoscere la data di costituzione della confraternita del Carmine.

   
Tropea. Chiesa del Carmine. il Santissimo Salvatore e S. Maria Maddalena

Sappiamo tuttavia dal manoscritto del Campese (Michele Paladini, Notizie storiche sulla città di Tropea, Rizzo, Catania, 1930) che il convento dei Carmelitani Scalzi fu fondato il 13 settembre del 1565 nei pressi della Gurnella da Alessandro d'Aquino con il consenso del vescovo Gerolamo de Rusticis (1570 - 1593) e l'approvazione di Pio V il 26 novembre del 1570.
Successivamente, il convento fu più volte soppresso e altrettante volte reintegrato. Fu ad esempio soppresso nel 1640 e le rendite assegnate al Seminario per essere reintegrato per la donazione di 500 ducati da parte di Carlo Scattaretica sotto il vescovo Teofilo Testa (1692 - 1696). L'anno 1711 fu assegnato da Innocenzo XI a religiosi non appartenenti all'ordine dei Carmelitani, che lo abitarono, dopo averlo abbandonato più volte per l'aria cattiva che vi si respirava, fino alla fine del XVIII sec.
Abbiamo recuperato l'atto del regio assenso della confraternita in esame a firma di Ferdinando IV in data 28 febbraio 1777. Si tratta di una copia manoscritta tratta dall'originale e trascritta negli anni quaranta da don Francesco Godano, Parroco della Madonna del Carmine nonchè Padre Spirituale della Congrega. Ciò si desume da un timbro a secco sull'ultima pagina dei 13 fogli che compongono il testo manoscritto. Nel documento viene formalizzata dal Notar Giovanni Polito da Tropea la petizione firmata dai confratelli con i rispettivi nomi - 31 unità in tutto - tra i quali il Prefetto e gli Assistenti che nelle prime righe della supplica indicano tra l'altro che la Congrega è stata fondata nel 1705:
<<S.R.M. Per parte degl'infrascritti supplicanti mi è stato presentato l'infrascritto Memoriale del tenore seguente S.R.M. Signore. I sottocroce segnati Confratelli della Congregazione - o sia Confraternita del Santissimo Salvatore e Santa Maria Maddalena degli Ortolani della città di Tropea, dentro il Venerabile Convento dei PP. Carmelitani in Calabria Ultra, prostrati ai reali Piedi di Vostra Maestà con umili suppliche vi rappresentano come ritrovandosi sin dall'anno 1705 fondata la detta Congregazione, sempre i medesimi, per profitto dell'anima loro, si sono esercitati nelle più utili opere di Carità verso del Prossimo e dei poveri Confratelli, tenendo Deputati a tale uopo due fratelli ad aver cura degl'infermi poveri, affinchè loro venga somministrato tutto il necessario, così per la medesima che per gli alimenti, come pure a tutti i fratelli defunti si dona l'accompagnamento da tutto il corpo della Congregazione gratis, la sepoltura, si fanno celebrare venticinque Messe basse ed una cantata, giunta le di loro regole.......>>.
Abbiamo voluto di seguito trascrivere integralmente il testo dell'atto augurandoci di fare cosa gradita agli amatori di storia patria tropeana.
Buona lettura!


L'antico stendardo, finemente ricamato, è  conservato nella Chiesa del Carmine. Da tempo non viene portato più in processione perchè ritenuto pericoloso.
L'asta altissima e molto pesante terminava con una palla d'argento, che si conserva attualmente presso il Museo Diocesano di Tropea.
Nella foto l'attuale Priore della Congrega Carmine Rizzo ed un carminoto doc, il Prof. Pasquale De Luca.

Ferdinandus Quartus Dei Gratia Rex Utriusque Siciliarum Hierusalem Infans Hispaniarum, Dux Parmae, Placentiae et Castri, ac Magni Princeps Haereditarius Haetruriae etc.

Reverendis in Christo Patribus, quibuscumque Archiepiscopis, Episcopis, Vicariis, Clerii, Capitulis, et aliis Ecclesiasticis et Religiosis personis totius huius Regni et signanter Diocesis Civitatis Tropeae Provinciae Calabriae Ultra. Illustribus quoque spectabilibus quibuscumque Baronibus Tribulatis titulatis, Gubernatoribus, Auditoribus, Capitaneis, Assessoribus, Sindacis, Electis, Universitatibus et aliis quibusvis personis, et Officialibus quaecumque auctoritate et potestate pungentibus, seu eorum locumtenentibus et subatitulis, ad quos seu quem praesentes pervenerint vel fuerint quomodo libet praesentatae. Fidelibus devotis, dilectis gratiam Nostram et bonam voluntatem super pro parte. Infrascriptorim supplicantium fuit Maiestati Nostrae porrectim infrascriptum memoriale cum Relatione facta per medium nostrum regium Cappellanum Maiorem tenoris sequentis:
<<S.R.M. Per parte degl'infrascritti supplicanti mi è stato presentato l'infrascritto Memoriale del tenore seguente S.R.M. Signore. I sottocroce segnati Confratelli della Congregazione - o sia Confraternita del Santissimo Salvatore e Santa Maria Maddalena degli Ortolani della città di Tropea, dentro il Venerabile Convento dei PP. Carmelitani in Calabria Ultra, prostrati ai reali Piedi di Vostra Maestà con umili suppliche vi rappresentano come ritrovandosi sin dall'anno 1705 fondata la detta Congregazione, sempre i medesimi, per profitto dell'anima loro, si sono esercitati nelle più utili opere di Carità verso del Prossimo e dei poveri Confratelli, tenendo Deputati a tale uopo due fratelli ad aver cura degl'infermi poveri, affinchè loro venga somministrato tutto il necessario, così per la medesima che per gli alimenti, come pure a tutti i fratelli defunti si dona l'accompagnamento da tutto il corpo della Congregazione gratis, la sepoltura, si fanno celebrare venticinque Messe basse ed una cantata, giunta le di loro regole. E desiderando il Vostro Reale Assenso e Beneplacido, umiliano de dette Regole, tanto più che abitando essi negli ortalizii dei Sobborghi di essa città e convicini al detto Venerabile Convento, senza il commodo di detta Congregazione, verrebbe loro a mancare l'alimento spirituale. Che però ricorrono i supplicanti alla Maestà Vostra e La supplicano concedere il Suo Reale Assenso così sulle Regole, come sulla fondazione di detta Congregazione, per potersi stimare Corpo e Collegio legittimamente eretto, e l'avranno a grazia specialissima.
Ut Deus + Segno di croce di Francesco Nobilia Prefetto, idiota che supplica ut supra
2. +  Segno di Croce si Angiolo Simonello Primo Assistente, idiota, che supplica ut supra
3. +  Segno di Croce di Bruno Simonello, secondo Assistente, idiota, che supplica ut supra
4. +  Segno di Croce di Leonardo Simonello, idiota che supplica ut supra
5. +  Segno di Croce di Giuseppe Simonello, idiota che supplica ut supra
6. +  Segno di Croce di Antonio Simonello, idiota che supplica ut supra
7. +  Segno di Croce di Francesco Prestia, idiota che supplica ut supra
8. +  Segno di Croce di Pasquale Rizzo, idiota cge supplica ut supra
9. +  Segno di Croce di Roberto De Vita, idiota, che supplica ut supra
10. + Segno di Croce di Carmine Ruffa, idiota, che supplica ut supra
11. + Segno di Croce di Pietro Pulella, idiota, che supplica ut supra
12. + Segno di Croce di Domenico Pandullo, idiota, che supplica ut supra
13. + Segno di Croce di Chindalo Prestia, idiota, che supplica ut supra
14. + Segno di Croce di Domenico Cavaliere, idiota, che supplica ut supra
15. + Segno di Croce di Alfonso Simonelli, idiota, che supplica ut supra
16. + Segno di Croce di Benedetto Pandullo, idiota, che supplica ut supra
17. + Segno di Croce di Antonio Laria, idiota, che supplica ut supra
18. + Segno di Croce di Vincenzo Lo Scalzo, idiota, che supplica ut supra
19. + Segno di Croce di Domenico Capua, idiota, che supplica ut supra
20. + Segno di Croce di Carmine Loiacono, idiota, che supplica ut supra
21. + Segno di Croce di Francesco Orfanò, idiota, che supplica ut supra
22. + Segno di Croce di Pietro Caprino, idiota, che supplica ut supra
23. + Segno di Croce di Giuseppe Caprino, idiota, che supplica ut supra
24. + Segno di Croce di Onofrio Caprino, idiota, che supplica ut supra
25. + Segno di Croce di Gaetano Murecci, idiota, che supplica ut supra
26. + Segno di Croce di Concetto Simonelli, idiota, che supplica ut supra
27. + Segno di Croce di Antonio Canale, idiota, che supplica ut supra
28. + Segno di Croce di Saverio Vitetta, idiota, che supplica ut supra
29. + Segno di Croce di Cesare Loiacono, idiota, che supplica ut supra
30. + Segno di Croce di Giuseppe Buttafuoco, idiota, che supplica ut supra
31. + Segno di Croce di Domenico Rizzo, idiota, che supplica ut supra


Nell'attuale stendardo della Congrega, di recente fattura, è stato applicato l'antico riquadro di stoffa raffigurante
il Santissimo Salvatore, S. Maria Maddalena e la Madonna del Carmelo che si trovava nel vessillo originario.
Nella foto il decano e la memoria storica della Congrega Pasquale Godano.

Che i suddetti Croce segnati supplicanti sono tutti i Fratelli ed Uffiziali della Confraternita del Santissimo Salvatore e S. Maria Maddalena, l'accerto io Notar Giovanni Polito da Tropea, e sono tali, quali si asseriscono che la suddetta supplica dai medesimi si è fatta, ed a fede a richiesta ho segnato Locus Signi Notarii Reverendus Regius Cappellanus Maior videat, et in scriptis referat. Salomonius vidit Fiscus Regalis Coronae. Pro Mag. Mastellone. Pisanu. Illustris Marchio Citus Praeses S.R.C.; et coeteri spectabiles Aularum Praefecti tempore subscriptionis impediti.
E col suddetto Memoriale mi sono state presentate le infrascritte Regole, cioè Regole della Congregazione del Santissimo Redentore e S. Maria Maddalena della città di Tropea sotto il titolo del SS. Salvatore e Santa Maria Maddalena fu anticamente fondata dentro il venerabile Convento dei Padri Carmelitani fuori le mura di essa città. Ma comechè il detto convento, la fratellanza più tardi perì, fu benanche restituita nell'anno 1705, col consenso del Vescovo e del Provinciale dell'Ordine Revdo Fr. Alberto Fermo, ed indi per convenzione del Revdo Pe Pacelliere Domenico Tropeano, con dall'istrumento stipulato per mano di Alessandro Campesi. Fu fabbricato l'Oratorio nell'anno 1709 e alla Fratellanza le furono date per suo buon governo alcune Regole, le quali sono le seguenti, sebbene in parte riformate.


Le due confraternite operanti di Tropea riprese in processione: del 'Santissimo Salvatore e
Santa Maria Maddalena degli Ortolani' e di 'San Michele e delle Anime Sante del Purgatorio'.

Primo = I fratelli della Congregazione di S. Ma Maddalena come eretta nel Convento dei MM. PP. Carmelitani debbono tenere un Padre del detto Ordine per alimentarli col cibo spirituale.
Secondo = Che ognuno, che brama ascriversi per fratello, debba comunicare tal suo desiderio al Priore, il quale informandosi delle buone qualità del soggetto, le proponga in Congregazione e concorrendovi la maggioranza dei voti secreti dei Fratelli, sia ammesso, quindi debba fare il noviziato, il quale può abbreviarsi dal Priore a riguardo del fervore del Novizio, e compiuto il Noviziato sia ricevuto nelle valide forme.
Terzo = Che prima di essere ricevuto Fratello, debba premettere la Confessione Generale e poi ascritto nella Tabella convenire nella Congregazione alla recita della Corona, comunicarsi ogni seconda Domenica del mese, Feste del Signore, della Madonna e degli Apostoli.
Quarto = Che in ogni mercoledì si astenga dalla carne, essendo decente che fosse ascritto all'abito, ed ogni giorno reciti sette Pater ed Ave Maria ed ogni mattina intervenga alla Messa e tenga a memoria la Dottrina Cristiana per impararla ai figli.
Quinto = Che i fratelli dimostrino fra di loro Carità fraterna ed insorgendo discordie, avvisino gli Uffiziali ed il Priore per sadarle senza scandalo.
Sesto = Che tutti i Fratelli frequentino la Congregazione, la quale, oltre la sera di giovedì, che si convocheranno per recitare la Corona ed ascoltare dal Padre Spirituale la spiega dello Evangelo, potranno ben anche convenire ogni sera di Domenica per la Disciplina.
Settimo = Che dovendosi proporre cosa di giovamento ci proponga dal Priore in Congregazione, quindi ciascun Fratello per ordine di anzianità darà il suo parere senza schiamazzi o rumori, altrimenti il Priore gli dia una competente mortificazione, la quale, ricusandosi di adempire, sia quel tale cassato, precedente la maggioranza dei voti segreti dei Fratelli. Quando tutti avranno discorso, si esegua ciò che la maggior parte dei Fratelli avrà conchiusa.
Ottavo = Che ognuno prima delle ore ventuno si trovi il giovedì in Congregazione per intervenire a tutti gli Esercizi di pietà, ed in essa si osservi il silenzio e modestia, e chiunque mancherà, senza legittimo impedimento, d'intervenire, il Priore, per le prime due volte, gli dia una competente mortificazione, e per la terza sia, precedente la maggioranza dei voti segreti dei Fratelli, cassato dalla Congregazione.
Nono = Che si tenga un Monte o libro per mantenimento della Congregazione, e per le altre opere pie, come pel soccorso dei Fratelli poveri infermi e per le esequie etc. in cui ciascun Fratello o Sorella ascritta fosse obligato pagare grana quindici ogni anno. E passato un anno e non abbia corrisposto, se non fosse per causa di grave povertà, deve restare privo dei suffragi che seguono, nè possa essere reintegrato se non avrà personalmente pagato in Congregazione tutto l'attrasso.
Decimo = Ogni Fratello, in caso d'infermità, sarà visitato da due infermieri, e trovandosi povero, debbano tenere avvisati gli Ufficiali affinchè facciano somministrare al medesimo l'aiuto opportuno di medicina etc. ed avvertano il Padre per recargli gli aiuti spirituali. Gli stessi tengano cura dei Poveri.
XI = In caso di morte di qualche Fratello o sorella ascritta, fossero tenuti tutti i Fratelli vestire il sacco, o sia trisegna, propria della Congregazione, e radunati in essa, si portino di là in casa del defunto o defunta, per trasportarli alla Sepoltura che la Congregazione terrà propria per essi, e volendo seppelliranno altrove, fossero benanche tenuti all'accopagnatura, senza giusto impedimento, dovrà pagare un carlino per celebrarsene una messa in suffragio del defunto.
XII = Similmente se gli debbano suonare le campane a lutto, darsi come sopra la sepoltura, celebrarsi sul cadavere una Messa cantata e venticinque basse, e nell'annuale, ai soli Fratelli altra Messa cantata e sette basse. A quelli Fratelli che per povertà non avessero corrisposto alla solita elemosina, si faccia tutto come sopra con una Messa cantata e due basse.
XIII = Se qualche Fratello cassato per alcun fallo, bramasse la reintegrazione, ed i Fratelli con maggioranza di voti segreti stimassero reintegrarlo sia di nuovo obbligato al Noviziato.
XIV = Oltre dal Padre Spirituale tenga la Congregazione una persona di merito per Protettore, affinchè s'interessasse per il bene della Congregazione, come pure un Procuratore, in morte dei quali si facciano i suffragi come Fratelli.
XV = Gli Ufficiali eleggiendi ogni anno per voti segreti il primo giovedì di Pasqua o dopo Pasqua, nel quale giorno si celebra l'Apparizione di Nostro Signore Gesù Cristo e S. Maria Maddalena, siano un Priore, due Assistenti primo e secondo: questi si nomineranno dagli attuali Priore ed Assistenti, e nel caso che con voti segreti di Fratelli restino esclusi debba farsi nuova nomina e praticarsi la stessa solennità dei voti a tanto che servirà la elezione. Questa compìta, si dia agli Eletti Uffiziali il possesso: Indi il Novello Priore, col parere dei suoi Assistenti eliggerà il Segratario, il Maestro, dei Novizi, due infermieri, e quattro Sagristani ed il Portinaio. E finalmente a nomina dei novelli Priore ed Assistenti si eligeranno con maggioranza di voti segreti di Fratelli, il Cassiere e due Razionali per la visura dei passati Uffiziali.
XVI = Al Priore ed Assistenti incombe la cura di tutte le spese faciende per mantenimento della Congregazione e per la celebrazione delle due festività, una si Santa Maria Maddalena dopo Pasqua nel primo giovedì; e l'altra a ventidue luglio, ed i medesimi, dopo il Priore ed il Padre Spirituale, seggano nel primo luogo della Banca.
XVII = Il Segretario deve tenere la nota o Tabella dei Fratelli a scrivere ogni cosa necessaria.
XVIII = Il Maestro dei Novizi deve regolare ed insegnare ai Novizi le Regole della Congregazione, ed invingilare al buon costume dei medesimi.
XIX = Il Cassiere deve esigere tutte le limosine dei Fratelli, come pure le tenue rendite della Congregazione e tenere pieno di se' la cassa del danaro, data idonea pleggiaria (cauzione) con una chiave, le altre chiavi le tengano gli Uffiziali. Resti avvertito che nulla possa aprendere, senza il Mandato sottoscritto dal Priore, da uno degli Assistenti e dal Segretario, altrimenti non gli sarà donato nei conti. E le spese straordinarie non possono farsi senza la precedente conclusione della Congregazione.
XX. Gli infermieri debbano aver cura degli infermi. I Sagrestani dell'altare e sacri Utensili. Il Portinaio invingilare alla Porta.
XXI. I Consultori debbano essere due vecchi e bene istruiti in tutte le Regole e consuetudini ed interrogati in ogni serio affare del di loro parere lo debbano dare secondo Iddio e bene della Congregazione.


Tropea. Chiesa del Carmine. Un dipinto di Madonna del Carmelo (sec. XVIII).

XXII. E finalmente tutti coloro che introitano ed esitano per le spese necessarie della Congregazione, debbano render conto ai Razionali come sopra eliggendi, e gli avanzi si notino ogni anno su un libro e la somma resti deposta in cassa. Ed avendo maturamente considerato il tenore di dette Regole, poichè le medesime non contengono cosa che pregiudichi la Reale Giurisdizione ed il pubblico, ma semplicemente sono dirette al buon governo della suddetta Congregazione, perciò precedente il parere del Regio Consigliere D. Domenico Potenza, mio ordinario Consultore. Son di voto che possa Vostra Maestà degnarsi concedere tanto su le medesime Regole, quanto su la Fondazione della suddetta Congregazione, il Regio Assenso colla espressa clausola insita per altro alla Sovranità usque ad Regis Beneplacitum, con fargli spedire Privilegio in forma Regalis Camerae Sanctae Clarae con le seguenti condizioni:
Primo = Che la suddetta Congregazione non possa fare acquisti essendo compresa nella Legge di ammortizzazione, e siccome la esistenza giuridica di detta Congregazione comincia dal dì dell'impartizione del Regio Assenso nella Fondazione e nelle regole, così restino illese le ragioni delle Parti, per gli acquisti fatti precedentemente dalla medesima, come corpo illecito ed incapace, il tutto a tenore del Regio dispaccio dei ventinove Giugno prossimo passato.
2°. Che in ogni esequie resti sempre salvo il Diritto del Parroco.
3°. Che le processioni e l'esposizione del Venerabile possano farsi precedenti le debite licenze.
4°. Che i Fratelli Ecclesiastici, che al presente vi sono e quelli che vi si ascriveranno in appresso non possono godere nè la voce attiva, nè la passiva, nè aversi ingerenza neque directe, neque indirette.
5°. Che nella reddizione dei Conti di detta Congregazione si abbia da osservare il prescritto del Capo VB 1°. et sequentibus del Concordato.
6°. Che a tenore del Regal Stabilimento fatto nell'anno 1742 quei che debbono essere eletti per Amministratori e Razionali, non siano debitori della medesima, e che avendo altre volte amministrate le sue rendite e beni, abbino dopo il rendimento dei Conti, ottenuta la debita liberatoria, e che non siano consanguinei nè affini degli Amministratori precedenti sino al terzo grado inclusive de Iure Civili.
E per ultimo che non si possa aggiungere o mancare cosa alcuna dalle preinserte regole, senza il precedente Real Permesso. E questo etc. Napoli 31 Gennaio 1777. Di Vostra Maestà Umilissimo Vassallo e Cappellano Matteo Gennaro Arcivescovo di Cartagine Domenico Potenza, Francesco Albarelli. Die mensis februarii 1777. Neapoli etc. Regalis Camera Sanctae Clarae providet, decessit atque mandat, quod expediatur Privilegium in forma Regii Assensus Salomonius. Paoletti Patritius. Vidit Fiscus Regalis Coronae. Pro Mag. Mastellone, Pisanus. Illustris Marchio Vargas Nacciona, tempore subscriptionis impeditus. Supplicatum propterea nobis extitit pro parte sopractictorum Confratrum supplicantium, quatenus Fundationem Confraternitatis seu Collegii predicti SS. Salvatoris et S. Mariae Magdalenae degli Ortolani civitatis Tropeae intus Venerabilem Conventum PP. Carmelitarum in Provincia Calabriae Ultra, ac praeimserta Capitula approbare et convalidare cum omnibus et quibuscumque in dictis Capitulis contentis, et expressis benignius dignaremur. Nos vero dictis petitionibus tam inabit et piis libenter annuentes et aliit quam plurimis longe Maioribus, quae exauditionis gratiam rationabiliter promerentur, tenore praesentium, ac certa Nostra scientia deliberate, et consulto, ac ex gratia speciali Fundationem praedictam et ipsa praeinserta Capitula iuxta corum tenores, acceptamus, approbamus et convalidamus, nostraque munimine et praesidio roboramus ac omnibus in eadem contentit et praenarratis, ac ex gratia speciali ut supra assentimur, et consentimus, nostrumque super eis Assensum Regalem et consensum interponimus et praestamus, usque ad nostrum Regium successorumque Nostrorum Beneplacitum; nulla data temporis praescriptione cum supradictis clausulis, conditionibus et limitationibus contentis in dicta praeimenta Relatione supradicti Nostri Reverendi Regii Cappellani Maioris, ac in omnibus servata forma Relactionis praedicta. Volentes et decernentes expresse, eadem Scientia, certa nostra quod praesentia Nostra approbatio et convalidatio, atque Concessio, tam super Fundatione, quam super praesentibus Capitulis sit et esse debeat praedictis Confratribus iam dictae Congregationis praesentibus et futuris usque ad Nostrum Regalis Rescripti ac die 29 mensis junii 1776, semper stabilis Regalis, valida, fructuosa et firma, nullumque in Iudiciis, aut extra sentiat quovismodo diminutionis, incomodum, aut noxe alterius detrimentum pertinescat, sed in suo semper robore et firmitate persistat, de quorum fidem hoc praesens Privilegium fieri fecimus, magno Nostro Negotiorum sigillo pendenti munitum. Datum Neapoli ac Regio Palatio. Die I: mensis februarii. Millesimo Septingentesimo Septuagesimo Septimo. Dico 1777.
                                                                                                     Ferdinandus IV

Die 28 Februarii 1777. Dominus Rex mandavit mihi. D. Ferdinandus Corradino a Secretis et usque ad Regis beneplacitum conced. Sanatoria.
 

S. M. concede il Suo Regal Assenso alla preinserta Capitolazione fatta dai Confratelli della Congregazione o sia Confraternita del S. S. Salvatore e S. Maria Maddalena degli Ortolani della Città di Tropea in Calabria Ultra circa il buon governo di detta Congregazione il modo di eliggere gli Ufficiali, la ricezione dei Fratelli e godimento dei suffragi in tempo della di loro morte colla inserta forma della Relazione del Rev. Cappellano Maggiore e servata la forma di quella in forma Regalis Camerae Sanctae clarae. SS. Pio Maigellone. Martinus Pisano.
Salvat pro iure Sigilli Dareres duodecim. Pisanus ..... .

Solvat ducatas septem cum dimidio. Iosephus Valle Reg. Perceptor.
In Priv. 94. Fol. 108.
              Lanzetta

Con provisione della Suprema Giunta di corrisponda del 12 luglio dell'anno corrente, si è accordato il ravvisamento alla dietrascritta Confraternita del Salvatore e della Maddalena di questa città di Tropea, coll'obbligo fra gli altri di contribuire per la sua rata al mantenimento degli Espositi fino all'età di anni sette, ed invingilare eziandio all'educazione dei medesimi procurando di fra loro apprendere qualche arte o professione onesta, onde non divenghino oziosi e dannevoli a loro stessi e alla società. E poichè nell'osservanza data alle previsioni medesime dal Sig. Ispettore del Dipartimento di Monteleone e Regio Uditore D. Carlo Pedicini, a cui furono dirette, si ordinò che tal peso si annotasse nel margine delle Regole originali della Congregazione suddetta, perciò si è da me sottoscritta, a cui è stata commessa l'esecuzione, descritto ed annotato questo peso. Ed a fede etc. Tropea 19 ottobre 1790.
           Francesco Saverio Strani

Ordine degli Uffiziali della Cattedra, secondo l'Assenso Regio

   1°. Priore                              6°. Due Infermieri
       2°. Primo Assistente                   7°. Quattro Segrestani
3°. Secondo Assistente                8°. Un portinaio
4°. Segretario                          9°. Un Cassiere
  5°. Maestro dei Novizi                10°. Due razionali

Per consuetudine, la Congrega, ha pure eletto nominalmente due Consultori.
 
 
 

 
 
Le CONFRATERNITE
INDICE:
|  Sette Dolori di Maria SS.  | Bianchi di San Nicola
Santissimo Salvatore e Santa Maria Maddalena degli Ortolani   | 
|  Anime Sante del Purgatorio
| Convenzione tra l'Arciconfraternita del Santissimo Sacramento 
e la Confraternita delle Anime del Purgatorio  |
Pia Adunanza di Maria SS. di Romania  |
Anime del Purgatorio del Casale di Parghelia  |
| Regola del Monte della Confraternita dei Marinari del Casale
di Parghelia sotto il Titolo del Purgatorio, e S. Michele Arcangelo