Folco Spoleti
medico e galantuomo
 

di Salvatore Libertino


L'assitenza sanitaria a Tropea è antichissima come antichissimo è l'Ospedale, al momento l'istituto cittadino più antico ancora operante. Sarebbe sorto prima del 1200 per iniziativa dei nobili Bonsaulis e Benedetto Guoarnes nei pressi della Cattedrale. A seguito dell'ampliamento di questa fu riedificato e collocato fuori le mura nei pressi del sito dell'attuale Convento dei Cappuccini. Ecco perchè l'attuale toponomastica dedica la scesa del Convento all''ospedale civile'. L'area ospedaliera nella prima metà dell'Ottocento era vasta e poteva contenere un grande numero di 'infelici'. Tre erano i saloni destinati agli uomini ed uno alle donne. Un'ala era riservata a ricovero dei poveri vaganti senza tetto. L'Istituto era molto rinomato per la guarigione delle malattie sifilitiche e si riteneva che ciò potesse accadere grazie al rilevante contributo della salubrità del mare. Nella seconda metà dell'Ottocento è stato riammesso nel centro storico, sempre con affaccio a mare, accorpandolo nell'antico Monastero delle Monache di Santa Chiara, eretto nel 1261, di proprietà del nobile Ignazio Toraldo di Francia, di cui attualmente porta il titolo, avendolo mantenuto anche se negli anni Ottanta è stato ricostruito in un comprensorio moderno ancora nei sobborghi della città.
A Tropea quindi da ben otto secoli l'attività ospedaliera, anche se con ritmo e tono discontinui, è stata sempre assicurata, originariamente sotto il patrocinio della Mensa Vescovile, essendo l'Ospedale ritenuto un luogo pio, e nei tempi moderni delle istituzioni governative locali. Nei suoi ranghi ha annoverato medici insigni, a cominciare dai Guarna, famiglia appartenente alla Scuola Salernitana, nella cui casa, dove anche le donne venivano avviate all'arte di Esculapio, la scienza medica si respirava a pieni polmoni. Tale famiglia nel 1344 si stabilì definitivamente a Tropea, dove continuò ad esercitare la professione per varie generazioni.
Nei tempi antichi, il maggiore sviluppo lo ebbe senza dubbio nel Cinquecento con la presenza dei tropeani Quinzio Buongiovanni, docente poi a Napoli nonchè nel 1575 primo medico del Regno, e Girolamo Sannio, medico e filosofo. Nella stessa epoca sarebbe stato utilizzato per la loro attività dai fratelli Pietro e Paolo Vianeo, imparentati con i Guarna. Con i Vianeo, precursori della rinoplastica, l’arte medica tropeana fece il giro del mondo e non solo nel campo scientifico. Nel Seicento eccelenti medici furono Giulio Cesare Comerci, che ha sposato una Laura Vianeo, nipote di Pietro, Orazio Fulci e Francesco Coniglio.
In tempi recenti, nell’immediato dopoguerra degli anni Quaranta/Cinquanta, l’attività ospedaliera attraversò un periodo molto florido per il susseguirsi dell’opera illustre di medici di prim'ordine, quali il prof. Virdia, già primario dei Pellegrini di Napoli, il primo chirurgo catanzarese dott. Romano, coadiuvato dai medici locali dott. Loiacono, Scrugli e Rombolà, e sul finire degli anni Cinquanta il primo chirurgo fiorentino dott. Pandolfini, assistito da medici locali tra cui il dott. Molina o venuti da Firenze, come gli anestesisti dott. Giusti e Balatresi. L'attività, notevole per quantità e qualità, sotto la felice guida del dott. Pandolfini, subì un grosso calo con l'approssimarsi del rientro a Firenze, avvenuto nel 1960, di tutti i componenti di quest'ultima valida equipe medica, generando momenti di crisi come quelli eclatanti di quando il personale rimase senza paga per almeno 9 mesi, e di quando le medicine non erano mai sufficienti.
Ed è qui, in una situazione instabile e altalenante, nell'aprile del 1964, che si inserisce l'arrivo e l'opera del dott. Folco Spoleti, immediatamente dopo la presenza del primo chirurgo dott. Mastrocola di Lanciano, che aveva alquanto risollevato le sorti dell'Istituto sanitario tropeano.


Il Premio Nobel prof. Renato Dulbecco accanto al dott. Folco Spoleti e i suoi colleghi Loiacono,
Scrugli, Molina, La Torre durante la visita all'Ospedale di Tropea.

Direttore Sanitario incaricato dal 1.5.1964 all'agosto 1978, il dott. Spoleti ha dato una spinta propulsiva a favore di una migliore sistemazione e organizzazione interna dei Reparti in un’ottica nuova e lungimirante. Sotto la sua direzione, i servizi clinici e assistenziali divennero col tempo di assoluta qualità e professionalità, in modo da garantire il pieno svolgimento del servizio pubblico affidato all’istituto per il territorio di riferimento. Non poche furono le novità all’epoca da considerare vere e proprie conquiste, come la creazione dell’Unità di Pronto Soccorso e del Laboratorio di Analisi. Seguite dall’invenzione/intuizione di destinare tre stanze a una sezione di Ginecologia con una piccola sala parto.
“Il dott. Spoleti - ci dice Domenico Forelli, quarant’anni di benemerito servizio infermieristico in tutti i fronti all'interno dell’Ospedale di Tropea – aveva costituito un altissimo spirito di corpo all'interno dello staff e del personale ospedaliero compresi i medici. Era l'animatore responsabile di tutti i singoli reparti e sezioni che venivano mano a mano creati dal nulla, ogniqualvolta si accorgeva del gravissimo disagio in cui versava la cittadinanza che non aveva la possibilità di partorire in paese, di non essere curata in modo soddisfacente durante l'iter diagnostico e terapeutico attraverso le necessarie analisi cliniche o di non essere accolta clinicamente nei casi d’urgenza per mancanza di mezzi di trasporto.”
In effetti, appena giunto a Tropea, il Dott. Spoleti fece assegnare due autoambulanze, quale proprietà dell’Ospedale. Prima il servizio di trasporto urgente era affidato ad un mezzo distaccato dalla Croce Rossa alla quale invece veniva periodicamente richiesto il distacco delle crocerossine per ampliare le fila del personale infermieristico.
Continua Forelli “Ero divenuto il suo ‘ferrista’. Delle volte si operava solo con in sala la presenza di noi due, per mancanza di medici. Molte volte anche se temporaneamente, ha fatto arrivare da altri centri personale medico specializzato in cardiologia come i dott. Rossano, Luciano da Vibo e in ortopedia come i dott. Coccia, Adilardi da Roma.”
Forelli ci racconta ancora di aver non poche volte prelevato al dott. Spoleti, dopo l'accertamento della compatibilità, il sangue occorrente ai pazienti pronti ad un intervento, senza che loro sapessero nulla della provenienza.
Il comportamento responsabile del dott. Spoleti, pur tra mille difficoltà, non ultima quella derivante dalla fatiscenza e dall'inadeguatezza della struttura che col tempo si facevano sempre e ancora di più sentire, accompagnato sempre dal senso del dovere, dalla generosità, dall'alta professionalità proveniente da un'esperienza pregressa sul campo, anche fuori dall'Italia, scongiurò più volte la chiusura dell'Ospedale.
E quando si accorse che le mura dell’antico monastero di Santa Chiara, che nel frattempo aveva assorbito anche i locali dell'attigua Chiesa già in disuso, erano ormai inadatte ad una compartimentazione razionale degli spazi esistenti a impossibilitate ad accogliere eventuali nuove tecnologie, cominciò a fare pressioni sulle autorità politiche competenti perché Tropea potesse avere un Ospedale moderno.
L'idea dell'ambizioso progetto, all'inizio e nel prosieguo molto travagliato, prese una piega interessante dopo una lunga e dura campagna promozionale, e mano a mano si è potuto realizzare, grazie alla sua costanza e la sua determinazione. Finalmente, è venuta l'era del nuovo Ospedale, edificato, come si è fin qui detto, fuori le mura e dove erano state attivate in maniera completa e con criteri moderni le divisioni di medicina, di ostetricia, di ortopedia e di pediatria.
Ma l'eco dell'opera e degli insegnamenti di vita del dott. Folco Spoleti non si esaurisce nell'attività professionale, essa infatti continua fuori del lavoro nell'impegno giornaliero del sociale. Fu nel 1978 il primo Past President del Rotary Club Tropea, significando che ne fu il fondatore, dando vita sul territorio ad un motore propulsore di eventi culturali, umanitari, scientifici. Ancora, sotto la presidenza del dott. Spoleti, la Lega Navale a Tropea, nata nel 1999 come delegazione, fu trasformata in Sezione, con più di cento soci, attraverso un discreto programma, pur fra molte difficoltà strutturali, finanziarie ed ambientali, ottenendo l'anno dopo l'affiliazione alla F.I.V. (Federazione Italiana Vela) con la costituzione del primo Gruppo Vela e l'autorizzazione ad organizzare Corsi di Vela per ragazzi e adulti. Non ci dimentichiamo poi che fu l'organizzatore trainante della serata danzante benefica al Lido San Leonardo a favore della Croce Rossa, evento che negli anni sessanta concludeva ufficialmente, nell'ultima settimana di agosto, l'attività balneare e turistica tropeana nonchè nel 1975-77 presso il Liceo Classico 'P. Galluppi' Presidente del Consiglio d’Istituto, massimo rappresentante delle famiglie nella gestione della scuola.
Il dott. Folco Spoleti, nato a Reggio Calabria il 17 novembre 1924, Primario Chirurgo al Presidio Ospedaliero di Tropea - USL 23,  non è più. E' mancato all'affetto della moglie Isabella e dei suoi cari nella notte del 9 settembre 2008. E questo ci rattrista molto, dal momento che esseri pensanti come lui con la capacità di realizzare le idee a Tropea non se ne vedono più. Ma di lui, che aveva reso migliore la città, ci è ancora presente e cara la figura importante, l'opera professionale coraggiosa e determinata, l'infaticabile giornata lavorativa, l'aura illuminata che lo accompagnava nei rapporti con colleghi, dipendenti, amici e conoscenti, l'inesauribile impegno nel sociale.
E tutto questo si è visto, percepito e sentito nella Cattedrale durante il funerale, nelle calorose parole del dott. Bruno Alia a nome dei colleghi, in quelle dell'avv. Antonio Epifanio a nome del Rotary Club, di quelle del figlio Mimì a nome della famiglia che ha ringraziato il fiume di folla che commossa ha voluto essere presente per tributare l'ultimo saluto ad un galantuomo, che nella vita non ha mai mancato agli appuntamenti. Forse un piccolo ritardo - e glielo perdoniamo - l'ha procurato proprio durante la cerimonia funebre. Il corteo aveva allungato un pò la strada per passare, l'ultima volta, sotto il suo ospedale per il commiato finale.
Per finire, del dott. Folco Spoleti ho trovato sulla Rete un'impronta. Aveva registrato il proprio profilo su un portale dedicato ai bastoni antichi, di cui ancora esiste traccia. Nella giornata di venerdì, 28 marzo, 2008, alle ore 1301 annotava: " ero primario chirurgo ospedaliero specializzato in Chirurgia generale e urologia presso l'Università di Bologna. Ho fatto costruire l'ospedale di Tropea e ne ho avviato la attività sia come primario sia come Direttore incaricato. Ora sono in pensione.". Il profilo di un medico e di un galantuomo, appunto. Addio dott. Folco Spoleti!
 
 

CURRICULUM VITAE
(al 7.1.1984)

del dott. Spoleti Folco nato a Reggio Calabria il 17.11.1924.
Primario Chirurgo Presidio Ospedaliero di Tropea - USL 23.

1. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Bologna il 26.9.1952.
2. Abilitato all'esercizio Professionale il 24.1.1953.
3. iscritto all'Ordine dei Medici dal 1953.
4. Specializzato in Urologia presso l'Università di Bologna il 22.6.1957.
5. Specializzato in Chirurgia Generale stessa Università il 6.11.1958.
6. Assistente volontario presso il "S. Orsola' di Bologna dal 22.2.1953 al 31.12.1953.
7. Medico condotto in Jefren, Carim e Nelut (Libia) negli anni 1055-56.
8. Sanitario della Polizia e delle carceri di Tripoli (Libia) negli anni 1956-57.
9. Aiuto Chirurgo incaricato presso l'Ospedale di Melito dal 12.10.1957.
10. Direttore e Primario Chirurgo nell'Ospedale di Zevia (Libia) dal 25.2.1958 al 31.8.1963.
11. Primario Chirurgo presso l'Ospedale di Palmi (RC) dal 1.9.1963 al 31.10.1963.
12. Medico Specialista INAM per la Chirurgia generale in Tropea dal 1966 al 1970.
13. Primario Chirurgo titolare presso l'Ospedale Civile di Tropea dal 1.5.1964 a tutt'oggi.
14. Direttore Sanitario incaricato presso l'Ospedale Civile di Tropea dal 1.5.1964 all'agosto 1978.
15. Radioleso per causa di servizio peraltro riconosciuta e pensionato INAIL.