Il glottologo tedesco Gerhard RohlfsRiflessioni dopo l’incontro organizzato dal Centro Studi Bruttium

Il glottologo tedesco Gerhard Rohlfs e gli informatori calabresi

alla ricerca del dialetto perduto
 

di Franco Vallone
 

Il centro studi Bruttium di Catanzaro ci accoglie per la prima volta in una serata di forte vento, tipico catanzarese, e ad ogni apertura della porta principale tutto l’auditorium s’inonda di gelida aria. I giornali "Quattro fogli", le riviste "la Ciminiera", posti a disposizione dei presenti all’entrata della sala, sono i primi ad essere colpiti dalle folate e svolazzano vorticosamente le loro pagine di cultura. Il simpatico presidente del Centro, Pasquale Natali, accoglie con un sorriso tutti gli ospiti, che arrivano uno dietro l’altro con i cellulari ancora accesi di suonerie, poi fotografa in digitale, saluta cordialmente, coordina le numerose telecamere complete di cineoperatori, tiene tutto sotto controllo... sembra quasi avere il dono dell’ubiquità questo presidente. Un pubblico veramente interessato, ecco cosa ha veramente ci ha colpito di questa serata di cultura, mentre al tavolo della presidenza, tra gli altri, parlano il giornalista Orlando Rotondaro, il sovrintendente Antonio Anzani, lo "storico completo" Ulderico Nisticò e l’antropologo culturale Luigi Maria Lombardi Satriani. Tema di questo interessante incontro il dialetto calabrese. Oltre che quello autorevole e altamente scientifico di Lombardi Satriani ci piace ricordare, in questa sede, gli interventi di Nisticò e Anzani che si sono soffermati sul valore e sull’uso del dialetto in maniera veramente approfondita e inedita. Mentre i relatori parlano di teatro in vernacolo, di poesia dialettale, di scuola e terminologie locali, di memoria e ricordo, di recupero e di studio, ci viene in mente il grande glottologo tedesco, il Rohlfs. La targa della piazza di Badolato intitolata a Gerhard RohlfsL’anno scorso, proprio a Badolato Marina, è stata inaugurata una piazza a lui intitolata. L’evento è stato organizzato dal professore Vincenzo Squillacioti con la "sua" Associazione Culturale La Radice e dal Comune di Badolato, dopo una scoperta fatta in ambito locale: un documento, presente nell’archivio del municipio, testimonia infatti il passaggio di un giovane professore ricercatore tedesco negli anni trenta. La figlia di Gerhard Rohlfs durante la cerimonia dell'intitolazione della piazza a BadolatoAbbiamo notato che in questo incontro di "Parco dei Principi", a Catanzaro, Rohlfs è stato "citato" troppe poche volte dai relatori. Eppure questo glottologo, venuto da lontano, ha dato un contributo enorme alla cultura calabrese con tantissimi anni di ricerca e, senza di lui, oggi non ci sarebbero le opere importantissime per lo studio e il recupero del dialetto calabrese, della toponomastica e dell’etimologia. Lui, il famoso glottologo tedesco, il professore Gerhard Rohlfs, li chiamava "informatori" i suoi amici sparsi per tutta la Calabria. Informatori che sentiva spesso e che ritualmente incontrava in loco. Abbiamo avuto la fortuna di incontrare il grande glottologo a Briatico, paese allora in provincia di Catanzaro ed oggi in provincia di Vibo Valentia. Il professore ricercatore dei dialetti calabresi: capelli bianchissimi svolazzanti al vento, bretelle, giacca larga sahariana, occhiali grandi... un anziano tedesco con un piccolo biglietto da visita che sembrava una lettera:

"Dr GERHARD ROHLFS Professor der Philologie an der Universitat Munchen i. R. Honorarprofessor der Universitat Tubingen Dr. H.c. der Universitaten Athen, Palermo, Turin und Lecce – Mitglied der Bayerishen Akademie der Wissenschaflen – Consejero de honor del Cosejo Sup. de Investigaciones Cientificas (Madrid) Socio corrispiondente dell’Accademia della Crusca (Firenze) e dei Lincei (Roma). Socio d’onore della Soc. di Storia Patria per la Puglia."

La copertina editoriale della prima edizione del Dizionario (1931)Gerhard Rohlfs veniva spesso a Briatico per "informarsi" dal suo grande amico Domenico La Torre. La Torre era uno studioso di storia locale, grande appassionato di archeologia e del territorio di Briatico e della Calabria. La Torre raccoglieva il frutto delle sue ricerche nelle pagine di alcuni grossi quaderni e quando arrivava il "tedesco" illustrava le sue più recenti scoperte supportate da rinvenimenti archeologici fortuiti nelle campagne attorno al paese. Rohlfs invece tempestava Domenico, don Micuccio, di domande, cercava conferme e chiarimenti su nomi, cognomi, toponomastica locale, soprannomi, luoghi, pronunce e concetti astratti. Un vero e proprio scavo archeologico nelle parole e nella toponomastica locale. Poi alcune volte lasciava a Domenico alcuni appunti con dei nomi da ricercare, delle tracce tematiche da sviluppare che poi passava personalmente a ritirare o che riceveva per posta. Ricordo quando nel 1983, in una località archeologica attorno a Briatico, fu rinvenuta una medaglia-moneta in bronzo con la scritta evreatio. Interpellato in Germania il glottologo chiese delle nitide fotografie ingrandite dell’antica medaglia commemorativa e dopo qualche settimana inviò una lettera di risposta dove spiegava che evreatio si poteva riferire proprio al vecchio toponimo della città di Briatico. Rohlfs prendeva appuntamento con La Torre con qualche settimana d’anticipo, poi, puntuale come un orologio svizzero, arrivava a Briatico, scendeva dall’auto, alcune volte accompagnato dalla figlia, e si infilava velocemente nella casa di Domenico. Nello studio di La Torre, strapieno di libri antichi, Rohlfs rimaneva ore e ore, prendeva appunti, copiava termini, approfondiva, chiedeva, registrava. Poi, nel tardo pomeriggio, proseguiva il suo viaggio nel profondo della Calabria, si spostava in altre aree della provincia sempre verso Sud.

Dalle date lasciate sui fascicoli e su una foto regalata e dedicata a La Torre si evince che Rohlf è stato a Briatico sicuramente il 16 marzo del 1974 e il 2 marzo del 1979.

Altri collaboratori informatori della zona sono stati l’avvocato Carlo Felice Crispo di Vibo Valentia, Luigi Corapi di Soverato, la famiglia Lombardi Satriani e l’avvocato Giovanbattista Marzano di San Costantino di Briatico .

Ecco alcune date importanti dei primi viaggi di Rohlfs in Calabria:

-1931 (con pubblicazione di un dizionario);

-1932 e 1937 con visita e ricerche a Brancaleone, Caulonia, Scilla (RC), Crotone, Nocera Terinese (CZ), Amantea, Cerchiara, Longobardi, Rocca Imperiale e Tortora (CS).