La solenne processione del Quadro della Madonna di Romania del 1943

La Madonna della Romania
e la Città di Tropea
durante
la seconda guerra mondiale

del Can. Antonio Tarantino


La devozione e la fiducia sconfinata verso la loro Madonna non solo non è venuta meno, ma si è sensibilmente aumentata durante la seconda guerra mondiale, nella quale con segni tangibili la Madonna di Romania ha confermata ancora una volta la sua materna e divina protezione sulla città di Tropea. La sua mano invisibile la protese durante i bombardamenti.
Il 24 luglio 1943, verso le ore 4 del pomeriggio, una formazione aerea nemica passava a bassa quota sulla città. I cittadini sulle piazze e lungo le vie erano collo sgardo in alto, trepidanti nel pericolo. Ad un tratto si vide un apparecchio abbassarsi sulla città e si udì un sibilo, quello prodotto dallo sganciamento d'una bomba. Lo sgancio fu uno, ma le bombe cadute furono sei. Erano state sganciate nel centro della città, ma una mano invisibile le fece cadere in un piccolo orto, dove s'inabissarono senza esplodere. Due di quelle bombe, scaricate sono in Cattedrale, trofeo della protezione della Madonna sulla sua Città.
La notte tra il 4 e il 5 agosto anche Tropea fu sotto un bombardamento che durò per lo spazio di 4 ore. Vi furono alcune vittime alla periferia, nella contrada Carmine. Ma la città fu salva.
La sera dell'otto settenmbre, il Vescovo Mons. Cribellati, ch'era rimasto in città con pochi cittadini, mentre la maggioranza s'era rifugiata nei paesi vicini, nella comune trepidazione per il succedersi delle incursioni aeree, aveva stabilito che l'indomani - 9 settembre - solo poche messe basse sarebbero state celebrate in Cattedrale, all'altare della Madonna: ma ecco, ad un tratto, repentinamente, cambiarsi la situazione. A tarda ora l'improvvisa notizia dell'armistizio fulmineamente si diffuse per la città. Tutti quelli ch'erano rimasti in Tropea, tra pianti di gioia, si riversarono nella Cattedrale per ringraziare la Madonna.
L'indomani - 9 settembre - il Pontificale del Vescovo riuscì solennissimo, come poche volte è accaduto, per l'affluenza di coloro ch'erano tornati dov'erano sfollati. Nel pomeriggio la processione fu un nuovo trionfo della Madonna. Gli ufficiali delle foze armate, ch'erano in Tropea, procedevano a fianco del Quadro miracoloso.
Un ufficiale americano, aviatore, che pochi giorni prima era caduto prigioniero, perchè costretto ad atterrare per un infortunio avvenuto al suo apparecchio nelle vicinanze di Tropea, seguiva il Quadro, portando una Corona al collo, che gli era stata regalata dal Vescovo. La Madonna aveva voluto questo trionfo il giorno della sua festa, dopo che col suo intervento prodigioso aveva salvato la città dai bombardamenti. Non per nulla tra quei momenti di angoscia tra le persone del popolo si diceva: C'è la Madonna per noi.
I Tropeani ricordino e siano sempre riconoscenti alla Vergine Santissima di Romania.