Don Mottola immerso nella Sua Tropea (Foto Studio Libertino)

GLI OBLATI
DEL SACRO CUORE
 

L'altro <<ramo>> della famiglia oblata sono gli Oblati Laici del Sacro Cuore,
ai quali, già dal 1935, D. Mottola partecipò l'ideale della vita consacrata nel secolo.
Sono fedeli celibi o coniugati, che si impegnano a vivere l'ideale evangelico secondo il proprio stato.
Essi hanno in comune lo stesso <<carisma>> dei sacerdoti e delle oblate, vissuto fuori del convento, nelle varie professioni,
nella famiglia, nell'impegno sociale e politico e nelle comunità ecclesiali.
E' da notare come D. Mottola, già negli anni trenta, aveva intuito ed anticipato forme di spiritualità laicali,
che solo con il Concilio Vaticano II ed, in parte, con il nuovo Codice di Diritto Canonico, avrebbero avuto un riconoscimento giuridico.
Diciamo, <<solo in parte>>, poichè il nuovo Codice esclude il riconoscimento di membri di Istituto Secolare per i coniugati.
Promuovono iniziative di preghiera, comee i <<Venerdì di Corello>>,
e di impegno politico-sociale, come il movimento del <<Gruppo Ecclesiale Calabrese>> (GEC),
che da diversi anni riunisce in Assemblee regionali il laicato calabrese
per affrontare i problemi e le tematiche emergenti, come la disoccupazione giovanile,
per alleviare la quale, ha presentato alla Regione Calabria una legge di iniziativa popolare con la raccolta di oltre cinquemila firme.
I tre <<rami>> dell'<<albero>>, così come volle il loro fondatore, pur nell'autonomia dei singoli gruppi,
vivono in intima unione fra loro, promuovono iniziative comuni ed hanno come
<<Coordinatore>> il <<Fratello Maggiore>> dei Sacerdoti Oblati.
Il Servo di Dio, nel suo ardente zelo apostolico che rivela un'anima universale tesa a raggiungere
ogni persona a qualsiasi ceto o stato appartenga, istituì una specie di terzo ordine oblato
che comprende i seguenti movimenti o associazioni: le Consacrate del Sacro Cuore,
per le spose, le madri e le nubili, che <<vogliono il ritorno a Cristo delle famiglie>>.
Il sodalizio, dopo un periodo di stasi, ha ripreso ora la sua attività
per iniziativa di S.E. Mons. Girolamo Grillo e raccoglie un discreto numero di socie.
Le Serve della Carità che si offrono ad affiancare le Oblate nella preghiera,
nel lavoro materiale e nel servizio ai sofferenti ed ai bisognosi. Le Piccole Lampade per le adolescenti e le ragazze
che intendono formarsi all'ideale del Servo di Dio e con la loro preghiera sostengono la famiglia oblata.
Le Croci di Fuoco per gli infermi permanenti che <<si uniscono nella sofferenza ed offrono serenamente
e gioiosamente la loro donazione di sangue>>. Ed infine il Clero Minore Stabile
che prevedeva laici formati con lo scopo di <<coadiuvare il ministero dei parroci ed assumere
l'incarico dell'assistenza domestica ai sacerdoti>>.
Quanto sognato dal Servo di Dio, anche se non realizzato, rimane come segno della sua sensibilità
ed attenzione ai problemi dei tempi e come stimolo alle anime che si ispirono al Suo carisma.
 
 
 
 

La Fondazione degli Oblati Laici narrata da un testimone