Tropea, 9 Agosto 1999

FESTA DI CLASSE 1999
(Terza Edizione)
della
TERZA LICEO CLASSICO "P. Galluppi"
(ANNATA DOC 1962 - 1963)

LA RELAZIONE

Il richiamo di uno fra " Quelli che …… la terzo liceo "
 ' P.Galluppi ' – Tropea, 1962-63 "

Cronaca di un incontro, e ricordi sommessi del passato

di Leandro Branca


1963: l'Autore  nei
locali del  Liceo
Parecchi anni orsono, del tutto in maniera casuale, fui attratto a seguire un film in TV, credo intitolato, " Compagni di classe " .
Avevo perso le tracce di gran parte dei comuni amici di Liceo ; in qualche occasione mi ero ritrovato a pensare su ricordi di quei tempi e sul desiderio di un incontro, subìto pero’ fugato da altri impegni pressanti e continui che caratterizzano la nostra vita quotidiana.
Il film in proiezione costituiva pertanto un elemento di curiosita’ interessata e specifica che non ho voluto perdere.
Chi fra noi abbia assistito a tale proiezione ricordera’ la profonda amarezza derivante dai contenuti e dal taglio che il regista ha creduto di impostare, imperniati essenzialmente su un incontro svoltosi, dopo parecchi anni, in maniera del tutto formale, cattivo, interessato, da parte di un gruppo di compagni di Liceo, il cui comportamento collettivo era assimilabile a quello del filone " nuovi mostri " , quale spaccato di una societa’ dagli scarsi valori.
L’anno scorso, grazie alla tenacia di alcuni , in primis Enzo e Sabellina, fui rintracciato e partecipai al primo incontro con amici che non vedevo da 36 anni, incontro, e’ inutile dirlo, dai connotati agli antipodi con i contenuti della pellicola in questione.
Non e’ mia intenzione ricordare nei particolari questo incontro cosi’ spontaneo, voluto da tutti quanti i partecipanti, cosi’ pervaso da un entusiasmo che prescindeva dalla semplice curiosita’ del vedersi.
Sembrava conoscersi da una vita, non essersi mai allontanati, aleggiava una fiducia piena, spontanea e reciproca nel porsi senza confronti .
Tutto sembrava proiettato a una dimensione lasciata nel 1963 all’atto della conseguita maturita’, e l’ incontro era basato, credo incosciamente, solo ed esclusivamente dal desiderio naturale di ritornare da uomini e donne adulte, a ragazzi e ragazze di quei tempi, assumendo naturalmente i connotati, dai multiformi aspetti positivi e negativi, che caratterizzavano ciascuno di noi.
Non eravamo pertanto solo " compagni di classe" , bensì tutti " amici " che avevano vissuto la piu’ tenera giovinezza assieme ; amici che pertanto non avevano nessuna necessita’ se non quella di essere naturali e spontanei come lo si era stati tra i banchi e nella vita extrascolastica.
Il 9 Agosto di questo anno, certamente con entusiasmo, ciascuno di noi ha ulteriormente partecipato all’ incontro ormai a cadenza sicura annuale, ed il clima non e’ stato da meno rispetto all’ anno precedente ; anzi, si sono maggiormente rafforzati i comuni ricordi, e la stima reciproca.
Unico elemento negativo, risultera’ dalla data incombenza di dover essere io a gettare queste righe che sarete costretti a leggere nel contesto della Lib&TacIdea ; voglio sperare che cosi’ come ciascuno di voi e’ stato sempre benevolo nei miei confronti tra i banchi, certamente lo sara’ altrettanto ora, anche se in maniera eccezionale e pertanto non ripetibile.
L’ incontro svoltosi mi dà l’occasione di animare di contenuti alcune foto dell’ epoca, rigorosamente in bianco e nero, che vi voglio presentare.
In rappresentanza della Istituzione scolastica dell’ epoca abbiamo avuto il piacere di rivedere Don Pantano, allora Prof. di Italiano, il Prof. Di Filosofia Lo Cane , ed il buon Caronte, definibile oggi operatore ausiliario scolastico, allora piu’ semplicemente dittatore e vittima di noi studenti.
Abbiamo apprezzato le parole semplici, ma pregne di contenuti, di Don Pantano all’atto della celebrazione della S.Messa quale elemento interloculatorio dell’incontro nel ricordo soprattutto di quanti a noi vicini sono scomparsi e, purnondimeno, costituiscono una parte integrante della nostra vita.
Abbiamo apprezzato le doti di uomo di Fede ancorche’ se proiettate nella vita di ogni giorno, abbiamo apprezzato la sua disponibilita’ a contribuire alla acquisizione di documenti dell’ epoca a meglio comprendere " a posteriori " certe dinamiche sociali e di costume, abbiamo con spontaneita’ ribadito un passaggio della canzonetta dei tempi passati …… " che me ne fò dell’ Italiano, oh, oh, oh, ….se non capisco Don Pantano ….oh, oh, oh, " , abbiamo in fondo siglato una reciproca empatia con una sua partecipazione attiva e soprattutto manifestamente gradita.

Abbiamo inoltre apprezzato la figura del Prof. Lo Cane ; Professore di Filosofia, ma soprattutto di vita, e di lineare coerenza ; la sua concreta presenza, il suo modo di porsi, mi ha ricordato sprazzi della sua dialettica che solo oggi, a distanza di anni, posso rapportare a modelli acquisiti di corretta vita sociale che hanno pertanto costituito, non in maniera retorica, mattoni veri di elementi di formazione.
La sua disponibilita’, peraltro non passata in sordina, di apporre estemporaneamente a ciascuno di noi una dedica appropriata al testo su P. Galluppi che ha voluto curare e donarci, e’ indice di acquisita profonda conoscenza della forma e della mente del genere umano che lo circonda, non potendo certamente concretamente ricordare ciascuno di noi.

Caronte, seppur minato parzialmente nel suo fisico, ha voluto partecipare in Chiesa a questo incontro, in maniera direi schiva, nonostante il suo trasparente desiderio di rivedersi fra gente talvolta difficilmente riconoscibile.
Lo abbiamo riconosciuto noi nella veste di dittatore, ma nello stesso tempo di vittima dei piu’ strani giuochi di studenti.
Chi non ricorda le uscite da scuola anticipate in forza di scorrerie all’orologio a pendolo? …e le rincorse affannose lungo le scale dello stesso nel tentativo di farci rientrare al suono anticipato della campanella ?
Chi non ricorda " Caron dimonio … " , elemento indispensabile per il Preside e Proff. e Genitori dell’epoca, ai fini di " un sano e costruttivo rapporto " mirante a monitorizzare i primi vagiti di strisciante contestazione ? o piu’ semplicemente di inizio al tabagismo? con legnate domiciliari consequenziali, e pertanto immancabili ritorsioni prontamente organizzate ai suoi danni ?
Il contorno all’ Istituzione scolastica era rappresentato dall’ ambiente esterno di quei tempi illustrato da queste foto.
Le piazzette accanto al Liceo al mattino si riempivano, ( nonostante fossimo perennamente mezzo assonnati e " qualcheduno con le labbra ancora impregnate di latte e caffe’ " ), di quel fermento di incontri a gruppi e ne scaturivano tutti gli elementi positivi e negativi che la vita di branco di quei tempi poteva far emergere.
In questa ottica si potrebbe scrivere qualunque cosa con i connotati della credibilita’ e della realta’, e pertanto tralascio i tanti ricordi comuni, se non quello relativo al "passaggio delle ragazze " .
Nella "cosiddetta correttezza" dei tempi, erano presenti, a mio ricordo, due aspetti entrambi negativi per le studentesse.
- La loro passerella forzata fra le ali di noi ragazzi che per quanto apparentemente
indifferenti, in realta’ eravamo dichiaratamente espressivi … ;
- ed il controllo delle ragazze della propria classe nei confronti dei ragazzi delle altre, talvolta piu’ accanito e attento al regime di " controllo parentale" .
Come in tutte le epoche che hanno visto apparentemente le donne vittime, anche questa , non c’e’ da stupirsi, e’ stata superata con tutta naturalezza !
In questo incontro abbiamo tutti avuto il piacere di rivedere Sabellina Avallone con la sua inseparabile compagna Maria Vizzone ; Sarina Pugliese e la Rosetta Scrugli.

Maria e Rosetta non hanno superato la prova del controllo di classe e pertanto sono rimaste rispettivamente vittime, anche se molto consenzienti, di Salvatore Libertino, alias il Kid, e di Mario Fiumara, il flemmatico per antonomasia.

Sabellina e Sarina, le abbiamo riviste in pieno charme, nonostante le immancabili vicissitudini della vita, confermando in pieno le loro rispettive caratteristiche di ragazze forti e volitive degli anni 60.
 

E i ragazzi di Tropea del 62-63 ?
 

Questi alternavamo una vita fatta di fasi di burrasca improvvisa, con bonacce immancabili stagionali !
Contrariamente a quanto si potrebbe credere, le burrasche erano prevalentemente estive e le bonacce erano quelle relative ai mesi scolastici.
Sì perche’ in quegli anni si iniziava a costruire il futuro turistico di Tropea ; e credo, senza presunzione, di poter dire che il primo piacevole impatto e confronto con la Rotonda, successivamente Mondo X, Sabbie Bianche ecc sia nato anche con il nostro contributo di partecipanti attivi, sebbene in maniera talvolta irruente e burrascosa per gli eventi di conseguenza.
 

Le bonacce invernali, in periodo scolastico e subito dopo universitario, erano invece rappresentate da innumerevoli passeggiate lungo il corso nell’ attesa e nella preparazione ai successivi eventi estivi, con compilazione di strategie di tutto rispetto e nei minimi particolari.
 

Debbo dire che in quegli anni inizia a farsi corpo una differenziazione del gruppo fino ad allora compatto, con costituzione di " zone estive di influenza " su Tropea, Parghelia, Ricadi e Capo Vaticano, Zambrone, Drapia ecc. senza mai raggiungere comunque fratture significative nell’ottica di un interesse comune, come cosi’ bene la scuola ci aveva insegnato.
Tale solidarieta’ e’ resistita ai tempi ; nel corso della cena nel locale di Brattiro’, gremito di turisti, era presente una palese curiosita’ per questo nutrito e pittoresco gruppo che si era riunito . Qualche bambino particolarmente incuriosito cercava di avvicinarsi ….
 
 

Il buon Meligrana , Ciccio Figliuzzi ed altri iniziavano le manovre … intese a " lascia che il bambino venga da noi …. presto conosceremo la madre " .

Abbiamo rivisto Rombola’ e Blasi, il gatto e la volpe , l’eterno sorridente Di Costa.
Abbiamo notato la serieta’ ed il taglio di Toniuccio Lo Scalzo , di Calzone , di S. Simonelli e di Lo Cane, ed ultimo arrivato della serata il prestante Lo Torto.



Fiumara e Bagnato molto pragmaticamente seguivano tutte le sfaccettature di questo incontro, Franco Simonelli si preparava all’immancabile invito a cantarci o Sole mio in inglese.
De Luca e lo Zozzu , facce d’angelo, si sono dovuti trattenere in senso metaforico dal … lanciare pietre.

A Raffaele Compagnino, quale capoclasse, e’ toccato il compito di porgere il saluto.
Definito e superato " l’attacco a mettere insieme il discorso … e uscito dal tunnel non illuminato…. Tutti alla fine abbiamo capito che l’incontro voleva essere " …una festa che si stava celebrando per uscire dal ritmo del tempo, … accogliendo la spensieratezza insieme ad una dimensione vissuta … con l’augurio di rivederci nel prossimo secolo… "
A questo punto il buon mattatore di Enzo, novello Arbore, si precipitava … a ringraziarlo e mandarlo al proprio posto prendendo in sua vece il bastone di capoclasse.

La conduzione della serata e’ stata tutta sotto l’ egida e la preparazione attenta di Enzo e il Kid ; quest’ ultimo ci ha regalato la visione di spezzoni di pellicola super8 , filmati anche a scuola all’interno della classe, preconizzando la Candid Camera.
E poi ci ha ancora sbalorditi con il suo pezzo forte " Satisfaction "
Ha meritato cosi’ una verifica di un picchetto d’onore costituito pero’ di molti fra noi eterni imbranati.

Enzo, in continuo moto perpetuo, sembrava un vulcano impazzito nella spasmodica ricerca, per lui molto facile, di sempre nuovi elementi per arricchire la serata, senza dar tregua a nessuno a consumare in santa pace il pasto !
Il sottoscritto infine indicato per interpretare assieme ad Enzo il ciucciu , ha hatto letteralmente ridere i polli … ; a quel punto non mi rimaneva altro che cercare di mimetizzarmi solo nel contesto del coro .
 
 




Voglio ricordare gli ospiti della serata ; la mamma di Enzo, eterna giocherellona e partecipante attiva, la simpaticissima compagna di Enzo, la figlia con il ragazzo degli Stati Uniti e vari figli degli altri partecipanti.

Ho avuto il piacere di avere vicino a tavola il Prof. Folco Spoleti , Chirurgo negli anni 60 in quel di Tropea.


Le gentilissime Signore che hanno voluto partecipare a questo incontro : ricordo per tutte la moglie dello Zozzo, di Rombola’, di Ciccio, e non posso non ricordare anche la presenza di mia moglie, alle quali come prassi codificata e’ stata donata una rosa rossa.

Un grazie del tutto particolare va all'amico Tino De Lorenzo per aver accettato il nostro invito, anche se a quei tempi frequentava il "Geometra" a Vibo.
Tino ci deve ancora una spiegazione: come mai appare in due foto del nostro gruppo di allora......?!
 
 
 

Ed infine un affettuoso saluto al gruppo "Batterie Incluse", formato da Carmine Barrese, Antonio e Alessandra Apriceno (Terza Liceo 1998-99!!), che ha allietato la serata con simpatia, competenza, professionalità e ...tanta pazienza, facendo di tutto di assecondare i nostri bassi istinti...musicali.
Gli assenti, non certo per loro volonta’, sono stati spesso oggetto di ricordi ; contiamo di vederli il prossimo anno.
A fine serata, ci siamo lasciati direi alla stessa stregua con cui ciascuno di noi aveva preso il largo…. per l’Universita’ o per i posti di lavoro, contando pero’ di rivedersi certamente.
Ciao e un grazie a tutti quanti, da uno …. fra quelli che ….. la terzo liceo 1962-63 ….
 

Dino
 
 


1962                                                       1999


Festa di Classe vi ringrazia della gentile attenzione e vi da appuntamento alla quarta edizione che si terrà ad agosto del 2000 nella magica cornice della nostra TROPEA. Ciao a tutti i ragazzi della Terza Liceo !