SCORRANO RICONSEGNA L'URNA DI SANTA DOMENICA
di Salvatore Libertino
All'alba del 25 gennaio 2004, una domenica come tante, per le strade di Tropea c'è un'insolita animazione. Centinaia di persone stazionano in più punti del paese aspettando pazientemente l'apertura dei bar. E forse non è per puro caso che il 25 sia anche 'domenica': un giorno radioso, splendente e per niente freddo per trovarsi nel pieno dell'inverno. E non è per puro caso che almeno la metà delle donne che compongono quei gruppi si chiami 'Domenica'. Ma poi non ci vuole tanto a capire che è la gente di Scorrano venuta dalla Provincia di Lecce a Tropea per riconsegnare l'Urna che contiene i sacri resti di Santa Domenica tropeana. Un viaggio lungo tutta la notte dalla Terra del Salento a quella di Calabria per dimostrare gratitudine e riconoscenza alla comunità tropeana prima ancora che al Capo della Diocesi Mons. Domenico Tarcisio Cortese e a Don Ignazio Toraldo di Francia, canonico responsabile della Concattedrale di Tropea. Quegli stessi scorranesi che nello scorso mese di ottobre avevano avuto da Mons. Cortese l'autorizzazione a portare nella loro Terra la sacra Urna ed esporla al culto dei devoti nella Chiesa matrice, dedicata proprio alla Santa tropeana, protettrice di Scorrano, fino alla chiusura del 2003, anno speciale sotto cui ricadeva il XVII centenario del suo martirio. E finalmente, in una mattinata che diventa sempre più mite anche la Concattedrale apre le porte. Arriva il Vice Sindaco Gaetano Vallone che incontra e fa gli onori di casa al primo cittadino di Scorrano Mario Pendinelli. Arriva anche Don Ignazio Toraldo di Francia che fa lo stesso con il parroco Don Gino De Giorgi. Tutto è pronto per la cerimonia ufficiale della restituzione della sacra Urna. Ed ecco che la deserta via Roma che porta da piazza Ercole alla Concattedrale si riempe di gente che con in mano speciali lumini intona canti di ringraziamento. E' la processione. Alla testa del nutrito drappello dei fedeli venuti da lontano c'è Don Gino che precede l'Urna portata a spalla da quattro portantini, seguita dal sindaco Pendinelli con tanto di fascia tricolore e con al fianco il vice sindaco Vallone, rappresentante della comunità tropeana, che sicuramente in quell'ora presta domenicale continua a starsene a letto a sonnecchiare. Ed è un vero peccato che non siano state rese note alla cittadinanza le dovute notizie e indicazioni su questa bella manifestazione, così minuziosamente preparata e voluta dagli amici scorranesi che si sono portati persino l'organista ed il coro composto da una dozzina di fanciulle per dare più solennità alla funzione religiosa che di lì a poco si svolgerà all'interno della Chiesa. La funzione religiosa, devotamente seguita dai presenti dentro la chiesa, ha subito inizio, officiata da Don Ignazio e Don Gino. All'Offertorio vengono consegnati da una rappresentanza scorranese numerosi canestri colmi di svariati prodotti locali. Poi a sorpresa l'evento nell'evento. Per l'affetto che la comunità di Scorrano ha dimostrato alla Santa tropeana, il Vescovo Mons. Cortese concede in via del tutto eccezionale un regalo inaspettato ai presenti: una reliquia dei sacri resti di Santa Domenica. Una attestazione di merito per il fervente culto che la popolazione pugliese porta alla Santa calabrese fin dai primi del 1600. Sono chiamati sull'altare maggiore i rappresentanti delle due comunità, Mario Pendinelli e Gaetano Vallone, a testimoniare del trapasso della sacra reliquia. Il tempo delle firme poste sul relativo verbale anche da parte dei due parroci ed ecco che la reliquia contenuta in una provetta di vetro trasparente è già in possesso del popolo scorranese che, dopo aver invocato la preghiera alla Santa, compostamente fa la fila per baciarla dalle mani di Don Gino. A questo punto la sacra manifestazione volge al termine in una chiesa ora stracolma di fedeli tropeani, dopo che ormai la voce dell'evento si è sparsa per le vie della Città. Il tempo di far visita e salutare la statua "d'argento", esposta per l'occasione nei locali della sacrestia, e di acquistare all'uscita della chiesa in libreria il volume "Santa Domenica di Tropea" appena pubblicato, e gli scorranesi raggiungono i vari pullman che li riporteranno al loro paese, sempre fieri della loro devozione per Santa Domenica e con l'enorme gioia di essere accompagnati, lungo il viaggio, ancora una volta dalla reliquia della Santa, quella nuova, che si aggiungerà all'altra di un tempo più antico, un pezzetto di osso, dono nel 1833 della Chiesa tropeana a quella scorranese per l'intercessione del tropeano Ciro Moschitti, Regio Giudice del circondario di Maglie, centro a qualche chilometro da Scorrano, uomo probo, erudito, ed assai devoto della Santa sua concittadina.
La Processione
La Funzione
L'Offertorio
La Consegna della Reliquia
La Visita a Santa Domenica
Il libro e Autore
I Saluti