La Principessa del Tempo non è più

di Salvatore Libertino
 
 

Negli anni cinquanta, sessanta, settanta, ottanta, novanta, nel duemila eravamo convinti che il tempo non sarebbe mai passato per Carmela. Credevamo che la vecchiaia non l'avrebbe minimamente scalfita. Guardandola, abbiamo sempre ritenuto che col passar degli anni i vecchi eravamo solo noi. Mai ci era passato per la testa di non poter vedere di primo mattino quella figura minuta affacciarsi sul Corso, dopo l'ardita arrampicata sulla strada che dalla Marina, dove abitava, finisce a Porta Nuova.
Ancora una volta, come sempre, ci ha voluto sorprendere. Dal primo agosto, Carmela non è più. Ultimamente ci aveva abituati ad assenze più o meno frequenti, ma poi, puntualmente, si faceva vedere magari non sempre arzilla come voleva apparire ma disposta a regalarci la sua risata squillante che riempiva di buonumore o una delle sue proverbiali massime. Delle volte si vedeva zoppicare, più curva del solito, altre volte con le stampelle, altre ancora con passi lenti si scorgeva arrancare, dall'alto dell'affaccio del Vescovado, minuscola, non più agile ma con una forza che sembrava dire 'Ci sono ancora!'.
La Principessa del Tempo questa volta è andata via in punta di piedi. Circolava voce che Carmela in tanti anni, dicono 86, era stata eletta dai numerosi artisti di passaggio a Tropea la modella preferita. Il personaggio più fotografato o che di più veniva trasferito sulla tela.
Qualche anno fa l'attuale VicePremier Massimo Dalema, passando a Tropea per la campagna elettorale, fu accompagnato all'affaccio del Corso e gli fu offerto un caffè al bar da Tonino. Sulla parete, dietro il banco, Dalema vide un dipinto che raffigurava Carmela Cascino e rimase colpito esclamando che secondo lui si trattava di un personaggio rispettabile. Questo Carmela non lo ha mai saputo, però sapeva che tutti le volevamo un bene dell'anima.