Antonio Euticchio



Alcuni passaggi del discorso di presentazione della lista
'Libertà e Partecipazione' alla vigilia delle elezioni amministrative 2006

Le dimissioni di Antonio Euticchio

di Salvatore Libertino



Con nota inviata al segretario regionale del Pd Marco Minniti e al Governatore della Calabria, Agazio Loiero, Antonio Euticchio ha annunciato le dimissioni da sindaco di Tropea, motivando tale decisione nel comportamento ostruzionistico in seno alla compagine di maggioranza di alcuni consiglieri che da diverse settimane hanno ostentato una voluta e metodica astensione dai lavori consiliari, impedendo di fatto il corretto funzionamento della gestione amministrativa della cosa pubblica.
Secondo l'analisi attenta di Euticchio 'Il Pd
vibonese non riesce a trovare una reale e seria unità nel proporre alle comunità amministrate una convincente proposta politica. Troppe fazioni, troppe divergenze, troppi contrasti ingiustificati, troppi capi corrente condizionano pesantemente la vita amministrativa dei comuni'.
Antonio Euticchio, eletto nel 2006 con oltre duemila preferenze, dopo aver tracciato nella nota l'ormai concluso percorso politico, si commiata da primo cittadino dimissionario annotando: 'Essere sindaco della propria città è un ruolo esaltante, di cui vado orgoglioso.  La Casa comunale è stata sicuramente la casa di tutti, indipendentemente dal colore politico e dall’appartenenza. Grazie di cuore a tutti i cittadini onesti di Tropea per il loro sostegno. Ribadisco fin d’ora a quanti credono nei valori della legalità, dell’accoglienza, della solidarietà, dell’amicizia e della democrazia che avremo modo d’incontrarci per proseguire il percorso iniziato insieme nell’interesse della città'.
La verità, senza neppure entrare negli aspetti politici o operativi dell'avventura di Euticchio e della sua giunta, è che l'appartenenza dei componenti  (lista civica) ha pendolato dentro un'area allargata - sicuramente insalubre, visti i risultati conseguiti - di destra, di centro e di sinistra. E' anche vero che i problemi si sono evidenziati all'indomani della nomina con l'inserimento a sorpresa nella giunta di Giannetta quale assessore esterno, nonostante le ampie assicurazioni da parte dello stesso Euticchio, prima delle elezioni, che mai sarebbe stata ammessa un'operazione 'sottobanco' del genere. Poi lo sfascio della giunta si è andato compiendo mano a mano, mese dopo mese, con le dimissioni (da assessore o da consigliere comunale) - per un motivo o per un altro - di vari esponenti passati all'opposizione o rimasti in giunta (Macrì, Caracciolo, Ruffa, Muscia, Accorinti, Mazzitelli). Al riguardo, il caso più sorprendente è stato quello di Vasinton,il quale, proveniente dalla minoranza, era stato accolto tra i banchi della maggioranza e nominato assessore all'urbanistica,
al personale e al centro storico, per dimettersi dopo qualche tempo, pur stando nelle fila della maggioranza. Questo è stato l'ultimo atto di una giostra vorticosa che ha fatto vacillare continuamente la giunta fino alla capitolazione di Antonio Euticchio, rimasto più che mai solo e abbandonato.
Se saranno confermate le dimissioni (entro venti giorni) e non ci saranno a brevissima scadenza accordi, chiarimenti o rimpasti eventuali con la minoranza
, occorrerà rimboccarsi le maniche e occuparsi a tempo pieno di Tropea e delle sue innumerevoli carenze con l'apporto tecnico di una nuova giunta esperta e capace di risanare la situazione di stallo e le gravi problematiche irrisolte e rilanciare l'immagine della città in Europa con passione e creatività.

 
 

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