UNA PREZIOSA OPERA DA SALVARE
- Ancora parole sulla tela del Grimaldi -

di Salvatore Libertino


A proposito ancora della tela del Grimaldi, tempo fa ci è capitato di leggere l'articolo "Una preziosa opera da salvare" che riporta la notizia del concerto tenuto a Tropea lo scorso 25 ottobre 2001, proprio nella Chiesa dei Liguorini, che fin dal 1731 ospita l'opera d'arte del pittore, "calabrese" (secondo l'articolo) ed in realtà tropeano (così come lo stesso artista si firma con chiari caratteri sulla tela).
L'articolo è firmato da Vittoria Saccà ed è stato pubblicato il 27 novembre 2001, più di un mese dopo lo svolgimento del concerto, da "il Quotidiano".
Come non si può essere d'accordo con l'autrice a riguardo della pregevole iniziativa promossa dall'associazione "TropeaMusica" (Presidente: Ottavio Scrugli) che ha organizzato presso la sede che accoglie la tela del Grimaldi il concerto pro restauro del dipinto !
Non possiamo esserlo però per alcuni aspetti che appaiono ben in vista tra le righe dell'articolo come per altri che ne vengono sottaciuti.
Viene infatti ripetutamente rimarcato - e ci fa molto piacere leggerlo - che la tela fa parte del "nostro" patrimonio culturale ed artistico. Però, dopo il passaggio chiarificatore che i Padri Redentoristi si occupano della Chiesa del Gesù e quindi anche dell'opera ivi allocata, vi si asserisce che la somma occorrente ai fini del restauro (all'incirca ventimilioni di lire) "sarà a carico dei Padri". Una logica questa fuori luogo tenuto conto di quello che è e deve essere il patrimonio culturale e artistico della comunità e nemmeno consona all'enunciata premessa dell'articolo. Come se la tela sia da considerare nostra quando ci fa comodo ammirarla o studiarla e non sia più nostra ma solo dei Padri Redentoristi nell'altro caso, quello dettato dalla necessità di un suo risanamento. Questo è quanto ci stava a cuore sottolineare, anche se sarebbe stato interessante ai fini di una doverosa e più completa informazione l'accenno che Padre Petrosino, prima di rivolgersi ai "cittadini" si era formalmente rivolto alle Istituzioni preposte e competenti in materia della gestione dei "nostri" beni e al loro eventuale risanamento: al Comune di Tropea, alla Provincia di Vibo Valentia, alla Regione Calabria e al Vice Presidente della Commissione per i Beni Culturali del Senato, Sen. Francesco Bevilacqua. Appelli questi che Padre Petrosino aveva lanciato e rilanciato con insistenza proprio per sottolineare che "la tela del Grimaldi è un tesoro che non possiamo permettere vada perduto". Appelli questi che purtroppo sono caduti nel vuoto.
Ultimo aspetto, non meno importante ma che non viene evidenziato nell'articolo è che l'ammontare del ricavato del concerto devoluto per il restauro della tela è stato in tutto di lire ottocentomila, ricavato in effetti racimolato non dall'incasso ma dall'offerta libera che parte degli spettatori ha voluto devolvere alla buona causa.
Ad ogni buon conto, si riporta di seguito il testo dell'articolo in argomento, così come apparso ne "il Quotidiano" del 27 novembre 2001.

<< TROPEA. L'Associazione "TropeaMusica" presieduta da Ottavio Scrugli e diretta dal Maestro Antonio Laureana, ha devoluto l'incasso dell'ultimo concerto, avvenuto presso la Chiesa del Gesù, alla Casa dei Padri Redentoristi per il restauro di una preziosa opera del pittore calabrese Giuseppe Grimaldi.
Il concerto è stato tenuto dall'orchestra Camerata Pergolesi di Cracovia, sotto la direzione di Igor Dohovic. Sono stati eseguiti brani di Bach, Haendel, Vivaldi, Mozart e altri che hanno suscitato grande emozione. Tra il pubblico che gremiva la Chiesa, oltre il Sindaco Gaetano Vallone e all'assessore al turismo Teresa Macrì, erano presenti anche alte autorità, tra cui il sovrintendente della polizia di stato Nicola Ottavio, il comandante della stazione dei carabinieri Ferrise e il maresciallo Guerra, il maresciallo della guardia di finanza Pasquale Russo, il presidente del Tribunale di Vibo Valentia, Patrizia Pasquin.
Il gesto compiuto dall'Associazione "Tropea Musica" è un atto di grande sensibilità verso il nostro patrimonio culturale che va difeso ad ogni costo e la tela del Grimaldi è un tesoro che non possiamo permettere vada perduta.
Già sul finire della scorsa primavera, Padre Luigi Petrosino, economo della Casa dei Redentoristi, che si occupano della Chiesa del Gesù, dove si trova l'opera, ha rivolto appelli a mezzo stampa e TV ai cittadini chiedendo collaborazione al restauro della preziosa tela, ma non ci sono stati risultati.
Come ricordiamo, la tela è situata sopra il portone d'ingresso dove occupa ben 38 metri quadrati della parete. Essa rappresenta la "Natività". Al centro del grande dipinto vi è la Madonna col Bambino dal fascino irresistibile e tutto intorno altri personaggi emanano un senso di grande dolcezza.
Porta la data del 1731 e sarebbe un vero peccato lasciarla in balia del tempo distruttore.
A suo tempo, padre Petrosino ci spiegò la situazione. Per il restauro della tela è stata inoltrata richiesta, al Ministero per i beni e le attività culturali presentando il relativo preventivo di spesa pari a poco meno di 77 milioni di lire. Approvato il progetto e ridotto il preventivo a 50 milioni, il Ministero, ha autorizzato i lavori di restauro che dovranno essere fatti in loco. Ma il contributo statale commisurato all'entità dei lavori di stretto carattere artistico e conservativo e solo a lavori ultimati  e collaudati dal Ministero, sarà, come ha affermato padre Petrosino, del 40% sull'importo complessivo del preventivo autorizzato, cioè poco più di 20 milioni. La restante somma sarà a carico dei Padri che, però, non hanno alcuna possibilità di reperirla per poter dare inizio ai lavori se non attraverso la buona volontà del popolo. Si chiede quindi la collaborazione alle varie associazioni e a chiunque volesse contribuire alla conservazione di un nostro grande patrimonio artistico. A tale proposito è stato aperto un conto corrente (numero 51458183) presso la Banca Carime-Tropea intestato ai Padri Redentoristi - Tropea. Vittoria Saccà. >>.