Cartolina ricordo degli anni '50 dedicata al rettore Silvestro Raponsoli
 

Basiliani e benedettini in Tropea
 

di Giuseppe Chiapparo
 


Fra i vari cenobi fondati da monaci basiliani in Calabria degno di menzione è quello che sorge sopra uno scoglio, adesso parzialmente circondato dal mare, sul lido della città di Tropea. Ivi i seguaci di S. Basilio attendevano al lavoro ed alla preghiera.
Quando i Basiliani abbandonarono i nostri luoghi, questo pittoresco Cenobio fu posto sotto la giurisdizione dell'Abate di Montecassino, come rilevasi da un Diploma, col quale Ruggero di Normanno nel 1090 confermò il possesso di detto Abate e dalle Bolle Pontificie che rilasciarono ai Benedettini prima Alessandro III, nel 1159, poi Innocenzo III, nel 1216.
In tutti i Diplomi e le Bolle di conferma di questa giurisdizione Cassinese si legge: S. MARIA de TROPEA, ma in una Bolla del '440 il papa Eugenio IV a tale denominazione aggiunse l'altra: DE INSULA.
Sulla porta della Basilica Cassinese, tra le altre iscrizioni, che ricordano i possedimenti della Badia, c'è questa: <<S. MARIA de TROPEA cum omnibus pertinentibus suia>>.
 In quei tempi dipendeva pure dalla Badia di Montecassino l'antichissima Chiesa di <<S. Maria de Latinis>>, sita presso il luogo attualmente detto Calvario, oggi totalmente distrutta. Questa era la prima chiesa di rito latino fondata in Tropea e noi, dal nome di una fontana, la quale trovasi alla così detta <<Calata dell'Isola>> e che viene denominata anche oggi <<Fontana dei Latini>>, opiniamo che gli abitanti di quel rione dovevano seguire il rito della Chiesa Latina, mentre i cittadini, che abitavano entro le mura della città, seguivano quello della Chiesa Greca.
I figli di S. Benedetto non soggiornarono mai in questo lembo di paradiso, ove asceti e solitari trovarono pace per lo spirito dolorante. Tennero le loro voci, fino a pochi anni fa, alcuni eremiti, l'ultimo dei quali <<fra Benedetto da Drapia>>. Però il culto della ridente chiesetta, la quale fu consacrata il 23 aprile <<anni dicati divo Giorgio 1397>>, è mantenuto da un sacerdote, a ciò preposto dall'Abate di Montecassino.
Narra una vecchia leggenda, riportata dal tropeano abate Sergio nelle sue <<CRONACHE>>, che la statua della Sacra Famiglia, che si venera in quel santuario, giunse a Tropea per via di mare in modo prodigioso. Il vescovo e il magistrato disposero che il simulacro fosse conservato nel <<MONASTERIUM SUPER INSULAM QUOD BASILIORUM ORDINIS ERAT SUB NOMINE Menna>>.


L'epigrafe marmorea del cantore Francesco Toraldo
dedicata al rettore Francesco De Maria

Il terremoto del 1905 fece crollare buona parte del Santuario, il quale fu poi ricostruito ed abbellito con le somme raccolte dal dinamico Can. Ab. D. Francesco De Maria allora rettore del Cenobio. Sotto la volta dei portici vi sono degli affreschi raffiguranti il Cenobio com'era prima e dopo il terremoto ed alla parete vi è una lapide con la seguente epigrafe, dettata dal Cantore Francesco Toraldo.

<<Perchè viva nei posteri - La memoria del Can. Francesco De Maria - Rettore di questo Santuario - il cui genio - Tetragono alle telluriche convulsioni - Fece risorgere più splendido - Storico monumento - Di religione e di civiltà - Questo tempio e l'annesso romitorio - Rasi al suolo - dall'immane terremoto dell'8 settembre 1905.>>.

Adesso rettore del santuario è il Can. Silvestro Raponsoli, il quale si prodiga per far divenire sempre più ferveroso il culto. Il 15 agosto di ogni anno si celebra la festa dell'assunta e per questa data affluiscono dai più lontani villaggi i fedeli. Le donne in atto di penitenza si riempiono il grembiale di sabbia e salgono con quel peso, in ginocchio, la lunga scala dello scoglio. Giunte sullo spianato depositano il fastidioso peso e continuano fin dentro la chiesetta a camminare in ginocchio e rimangono così prostrate finchè abbiano ascoltato la santa Messa. E' uno spettacolo commovente di fede, che si ripeterà un'altra volta il giorno 8 settembre. In questa data si ripete annualmente per via di mare un pellegrinaggio di devoti che da Briatico si recano con le barche a vela latina al porto di Tropea. Poi le donne ascendono in ginocchio la scala che porta al pittoresco santuario ove, ai piedi dell'altare sciolgono i loro voti di amore e di fede verso la Madonna dell'Isola.
 
 
 

 
 
Santa Maria di Tropea
INDICE:
|  Possedimento millenario di Montecassino  | Visita di Padre Dentice 
Intervista al Prof. Leonardo Iozzi  |  Diplomi/Privilegi  |
|  Il Monastero di Sant'Anastasia Sichelgaita  | 
Basiliani e Benedettini Una Chiesa Medioevale |
| S. Maria dell'Isola e S. Maria de Latinis nel manoscritto del Sergio
| Il Maestro di Mileto  |  La Processione a mare  |
Dom Pietro Vittorelli è il nuovo Abate di Montecassino  |
| Visita Abate Montecassino |