TROPEA ACCOGLIE
L’ABATE DI MONTECASSINO
 Il saluto del vescovo: “l’amore supera le distanze:
Montecassino è qui, noi siamo a Montecassino”.

di Antonio Preiti


E’ il primo pomeriggio di lunedì 12 maggio quando il padre abate Pietro Vittorelli giunge nella città tirrenica. La giornata dal clima ormai decisamente primaverile consente di apprezzarne particolarmente la bellezza.
La ricognizione nella chiesa di Santa Maria dell’Isola per la presa di possesso canonico e l’incontro con l’Amministrazione Comunale ed il Soprintendente ai Beni Architettonici ed al Paesaggio della Calabria ha luogo poco dopo. Sua eccellenza il Padre Abate, accolto dal rettore del Santuario don Saverio Di Bella, accede allo scoglio dell’Isola, ormai transennato e chiuso al pubblico da qualche anno, e giunto in chiesa, dopo aver sostato in preghiera, recita un atto di affidamento a san Benedetto, prende possesso canonico della chiesa e dall’altare imparte la benedizione verso i quattro punti cardinali.
La particolare situazione di chiusura della chiesa per gli ormai da troppo tempo attesi lavori di restauro e consolidamento non ha consentito la celebrazione solenne di questa presa di possesso alla presenza anche dei fedeli e della città. Proprio per questo il padre abate ha voluto che questa fosse l’occasione anche per fare il punto sulla situazione dei lavori  che pur finanziati dal ministro Tremonti nel luglio 2003 non sono ancora cominciati.
La calorosa disponibilità del Vescovo della diocesi monsignor Luigi Renzo ha consentito nel tardo pomeriggio al padre abate di celebrare messa nella Concattedrale della città in un clima di solenne e profondo raccoglimento con un’intensa partecipazione dei fedeli.
Accolto al suo arrivo nella Concattedrale dall’arciprete don Ignazio Toraldo di Francia, il padre abate, dopo un breve raccoglimento nella cappella del Santissimo Sacramento, ha presieduto la santa messa alla quale il vescovo e i canonici del capitolo hanno partecipato in abito corale.
Alla liturgia era presente anche il sindaco della città Antonio Euticchio con la delegazione municipale.


Il vescovo, S.E. Mons. Renzo, porge un indirizzo di saluto al Padre Abate

Nel suo indirizzo di saluto monsignor Renzo ha rammentato come il legame fra Tropea e Montecassino “costituisce qualcosa di straordinariamente significativo in un luogo come il nostro ricco di spiritualità monastica sia orientale che latina, e questo ha creato e continua a mantenere un rapporto d’intimità e spiritualità”. “Il mio saluto - ha poi sottolineato il presule - vuole farsi interprete di questa gioia nel continuare questa familiarità, questa comunione d’intenti che è la testimonianza più bella che possiamo dare tra chiesa diocesana e ordini religiosi. L’amore supera le distanze: Montecassino è qui, noi siamo a Montecassino”.
La celebrazione eucaristica è proseguita in un clima di profonda preghiera con le melodie gregoriane e la polifonia di alcune antifone.


Il padre abate benedice l’assemblea col libro dei Vangeli
mentre si canta il “Te decet laus”

Al termine della proclamazione del Vangelo, mentre il padre abate impartiva la benedizione con l’evangeliario, la schola eseguiva il “Te decet laus”, antichissimo canto proprio della liturgia monastica del Mattutino festivo che segue il brano del vangelo sempre cantato dall’abate.


Durante l’omelia

 Nell’omelia l’abate Pietro ha subito espresso sentimenti che lo hanno condotto a Tropea: “E' con grande gioia e commozione che a pochi mesi dalla mia elezione mi reco pellegrino in mezzo a voi, pellegrino ai piedi di Maria, in questa terra che è decisamente mariana, in questa chiesa che conserva una delle più belle icone mariane”, ed ha proseguito descrivendo la forte emozione provata sull’Isola alla vista della città che compatta s’innalza sulla rupe, e immediato è stato il richiamo al simbolismo biblico che questa evoca anche nel salmo cantato durante la messa: “Il salmo ci ricorda la bellezza della città di Dio: ‘le tue fondamenta sono sui monti santi’, abbiamo cantato. E certamente vedendo Tropea dall’Isola non è difficile immaginare la bellezza paradisiaca che ci è destinata come ultima delle nostre mete e come premio finale a questa nostra vita di fede piena della bellezza della risurrezione di Gesù”. Poi ha citando un passo di Sant’Agostino sulla dedicazione della chiesa, della casa di preghiera della comunità cristiana: “E’ bello essere tra voi proprio il giorno dopo Pentecoste quando abbiamo ricevuto una nuova effusione dello Spirito di Dio che ci ha confermato nella fede e ci dà forza e speranza in questo nostro cammino che durerà tutta la vita. C’è un’espressione bellissima  di sant’ Agostino nei suoi ‘Discorsi’ a proposito della costruzione e della dedicazione di una chiesa, che dice di  come in fondo noi stessi siamo casa di Dio, veniamo costruiti in questo mondo per essere poi dedicati solennemente alla fine dei secoli; questa costruzione richiede fatica ma poi la dedicazione avverrà nella gioia”.


Il padre abate benedice i fedeli dopo la messa e sosta in preghiera alla tomba di don Mottola.

Al termine della messa, nella processione di rientro in sacrestia, il padre abate ha sostato alcuni istanti in preghiera alla cappella del crocifisso dinanzi alla sepoltura del Venerabile Servo di Dio Francesco Mottola.
All’uscita dalla chiesa numerosi fedeli hanno voluto salutare di persona il padre abate che ha gradito la calorosa accoglienza. L’indomani mattina  è stato ricevuto dal Governatore della Regione Calabria Agazio Loiero che, ricordando ancora con piacere la visita fatta a Montecassino alcuni anni fa, ha espresso una particolare ammirazione verso la venerabile comunità monastica cassinese e si è detto disponibile ad inserire nel POR Calabria il restauro e la riqualificazione dell’Isola e della chiesa, anche perché viene percepita come il simbolo paesaggistico di tutta la regione.


Tropea - Lo scoglio con la chiesa di S. Maria dell'Isola, possedimenti di Montecassino
 

I LAVORI DELL'ISOLA
Il Sindaco promette:
Tra una ventina o una trentina di giorni inizieremo”.

Con queste parole il sindaco Euticchio ha di nuovo cercato di rassicurare il padre abate sull’ormai imminente inizio dei lavori di consolidamento dello scoglio dell’Isola e di restauro della chiesa.
Risale al 18 luglio 2003 il Decreto  con cui veniva stanziato un finanziamento di 950 mila euro per la “Tutela e Recupero della Rupe e della Chiesa di Santa Maria dell’Isola di Tropea”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 210 del 10 settembre 2003, inserito nell’allegato elenco al n. 7, registrato alla Corte dei Conti il 20 agosto 2003 (registro n.5 economia e finanze, foglio 289).
Il finanziamento fa parte di tutta una serie di altri inseriti nel medesimo decreto e il cui elenco è stato approvato il 25 febbraio 2003 dalla V commissione della Camera dei deputati con risoluzione 7-00210 “che impegna il Governo a emanare tempestivamente il decreto di ripartizione delle risorse di cui all’articolo 55 della legge 28 dicembre 2001, n. 448 (che riguarda il Fondo nazionale per la realizzazione di infrastrutture di interesse locale) con riferimento all’esercizio 2003, anche tenendo conto delle indicazioni di priorità contenute nella medesima risoluzione”.
Il ministro Tremonti (il fondo di cui alla legge 448 è di competenza del ministero delle finanze), firma il documento e “Decreta per l’anno 2003 la disponibilità del Fondo Nazionale per la realizzazione di infrastrutture di interesse locale, iscritte nel capitolo 7720 del ministero dell’economia e delle finanze per un ammontare di 69 milioni di euro ripartiti tra le iniziative di cui all’allegato elenco che forma parte integrante del presente decreto”. Il finanziamento dell’Isola è nell’elenco  al numero 7.
Nel settembre 2005 l’abate Bernardo D’Onorio, per sollecitare i lavori che ancora non iniziavano, organizzò personalmente un incontro a Roma dal prof. Sicilia, allora Direttore Generale del Ministero dei Beni Culturali,  per accelerare le procedure dell’Amministrazione Comunale di Tropea negli adempimenti burocratici per dare inizio ai lavori, e proprio a tal fine in quella sede si stabiliva una collaborazione, per la progettazione esecutiva degli interventi e la direzione dei lavori, tra l’Ufficio Tecnico Comunale di Tropea e la Soprintendenza ai Beni architettonici ed al Paesaggio per la Calabria. Alla riunione con il professor Sicilia erano presenti, oltre all’Abate d’Onorio accompagnato dal rettore della chiesa dell’Isola,  il sindaco  della città e  con il suo ufficio tecnico.
Secondo quanto sostiene l’Amministrazione Euticchio, successivamente subentrata nell’estate del 2006, dopo quasi un anno di commissariamento del Comune, l’opera risultava priva della relativa copertura finanziaria e lo scorso 6 aprile il sindaco dava notizia che il ministro per lo sviluppo economico gli dava comunicazione ufficiale  di aver concesso un finanziamento di un milione di euro per salvare lo Scoglio di Santa Maria dell’Isola, accordando un’anticipazione del 20% e successivamente altre due quote pari al 35 % ed una quota finale del 10%, a lavori ultimati.

Nel frattempo tutte le altre opere, finanziate insieme all’Isola di Tropea dal Ministro Tremonti nel decreto ministeriale del 18 luglio 2003 sono state tutte regolarmente realizzate, ultimate e, visto anche il tempo trascorso, inaugurate ormai da alcuni anni.

Si attende quindi l’espletamento delle ultime pratiche che riguardano l’appalto dei lavori nella speranza che si riesca ad intervenire celermente su  uno dei più importanti siti paesaggistici e monumentali delle coste meridionali italiane  quale è l’isola di Tropea con la sua piccola chiesa che ancora conserva tracce dell’edificio bizantino originario.
 
 

GALLERIA DI IMMAGINI





Il servizio fotografico della celebrazione liturgica è di Saverio Caracciolo.

 
 
Santa Maria di Tropea
INDICE:
|  Possedimento millenario di Montecassino  | Visita di Padre Dentice 
Intervista al Prof. Leonardo Iozzi  |  Diplomi/Privilegi  |
|  Il Monastero di Sant'Anastasia Sichelgaita  | 
Basiliani e Benedettini Una Chiesa Medioevale |
| S. Maria dell'Isola e S. Maria de Latinis nel manoscritto del Sergio
| Il Maestro di Mileto  |  La Processione a mare  |
| Dom Pietro Vittorelli è il nuovo Abate di Montecassino |
| Visita Abate Montecassino |