Stemma araldico della Famiglia PaparattiBREVI CONSIDERAZIONI
SULLA NOBILE FAMIGLIA
PAPARATTI (PAPARATTO)
 
 
 
 
 

di Umberto Paparatti
 
 




Che i Paparatti (in origine Paparatto) dimorassero in Tropea è ampiamente documentato.
Da un documento del Sedile di Portercole del 1704 risulta iscritto alla Congregazione dei Nobili un Francesco Paparatto1. Nel corso degli anni numerosi Paparatti sono stati Sindaci di Tropea1.
Tuttavia, a distanza di 192 anni dalla compilazione dell’ultimo Ruolo (1704), e quindi nel 1896, i Paparatti risultano essere estinti in Tropea con Antonio Paparatti1.
Tropea è sempre stata una città libera e non infeudata2, e per tale motivo, frequentemente dimora di nobili cadetti. E’ quindi lecito ritenere che il ramo dei Paparatti estintosi in Tropea fosse appunto un ramo cadetto della famiglia che da molti secoli dimorava in Rosarno.
Infatti il von Lobstein, nel segnalare la presenza dei Paparatti nella città infeudata di Rosarno, precisa anche che la stessa famiglia fiorì contemporaneamente in Tropea2.
A proposito dei Paparatti di Rosarno, risulta che il feudo di Mannarino venne intestato a Maria Orsola Paparatti Mastrilli nel 1775 (epoca in cui l’altro ramo dei Paparatti dimorava in Tropea), per successione al Barone Antonio Paparatti2.
Ed è appunto il ramo rosarnese dei Paparatti ad essere quello principale, godendo del titolo di Barone e risultando dimorante in questa cittadina almeno dal 1500.
Il Lacquaniti, nel dedicare un capitolo del suo libro agli ultimi anni di vita del Barone Antonino Paparatti, sposato con la Principessa Ursula Mastrilli e Sovrintendente alle Industrie per il feudo di Rosarno (incarico a lui affidato dal Duca Pignatelli), ci fa sapere che il Barone Antonino nacque all’incirca nell’ultimo decennio del 1600 e che la sua famiglia dimorava a Rosarno da qualche secolo3.


La blasonatura dello stemma sormontato dall'elmo e corona baronali con svolazzi,
issante il cimiero che identifica il ramo di Luzio Paparatti (Elaborazione Marco Foppoli).










Che i Paparatti dimorassero in Rosarno almeno dal 1500 (ma come prima detto più verosimilmente già dal 1300-1400) è dimostrato dall’epoca di costruzione del relativo palazzo, distrutto dal terremoto del 17833. Sempre il terremoto, distrusse anche la Vecchia Chiesa Matrice di Rosarno in cui il Barone Antonino Paparatti aveva fatto edificare una cappella privata con annesso sacello, nel 1753. Rimangono di questa cappella una lapide superstite con l’iscrizione "Ad futuram prae illustris Paparatti familiae" 3 e la statua del Barone Antonino, in divisa da Barone, pervenuta agli eredi del Barone Antonio Paparatti, medico chirurgo di Rosarno (si veda oltre) 4.
I Paparatti continuarono a dimorare in Rosarno, come risulta dalla storia della cittadina, ricoprendo anche numerose cariche pubbliche, sino al secolo scorso3.
Il ramo cadetto dei Paparatti di Rosarno, risultava fino a pochi anni fa ancora dimorante in questa cittadina, con un Gregorio Paparatti, farmacista4.
La storia del ramo principale, negli ultimi anni del 1800 e nei primi del secolo scorso, fa riferimento al Barone Antonio Paparatti, medico chirurgo e diretto discendente del Barone Antonino Paparatti, ed al fratello Vincenzo Paparatti, deceduto in giovane età senza discendenti3-4.
Il Barone Antonio Paparatti sposò Vittoria Mottola, dei Baroni di S. Calogero1, ed ebbe due figli che generarono eredi: il primogenito Vincenzo ed il fratello Attilio.
Il Barone Vincenzo Paparatti sposò in prime nozze Palmira Toraldo di Francia, dei Marchesi di Feroleto e, in seconde nozze, Antonietta Barone, mentre Attilio Paparatti sposò Elda Carnovale. Entrambi i fratelli, dopo il matrimonio, si trasferirono a Tropea, dove nacque la rispettiva progenie.
Figlia di primo letto di Vincenzo Paparatti fu Vittoria Paparatti, sposata con Vittorio di Luzio, da cui nacque il figlio unigenito Umberto di Luzio Paparatti.
Figli di secondo letto di Vincenzo Paparatti furono Antonio Paparatti (estintosi senza eredi) e Anna Paparatti (quest’ultima sposata a Francesco Giffone).
Figli di Attilio Paparatti sono Antonio Paparatti ed Elio Paparatti.
 
 

BIBLIOGRAFIA

1Toraldo Felice.
 Il sedile e la nobiltà di Tropea. Forni Editore, Bologna, 1898.

2Franz von Lobstein.
 Nobiltà e città calabresi infeudate. Edizioni Frama Sud, 1982.

3Lacquaniti Giuseppe.
 Storia di Rosario. Da Medma ai nostri giorni. Vol. 1. Barbaro Editore, 1980.

4Luzio Paparatti Umberto.
 Comunicazione personale, 2003.

     

    La  NOBILTA'  di  TROPEA

    INDICE

    |  'Presentazione della 48^ Tornata' di Salvatore Libertino  |
    |  'Il Sedile di Portercole e i Casati di Tropea' di Antonio Vizzone  |
    |  'Blasonario delle Piazze Chiuse della Calabria: Catanzaro, Cosenza e Tropea' di Luciano Moricca Caputo  |
    | 'Osservazioni sulle nobiltà civiche del Regno di Napoli e sui requisiti delle Piazze Chiuse' di Antonio Toraldo  |
    |  'La Nobiltà di Tropea. Alcune osservazioni sul ceto civile nel Regno di Napoli e dei riflessi sulla vita attuale' di Giovanni Maresca |
    'Costruire la Casa. Memoria, investimenti, erudizione di una famiglia tropeana tra XVIII e XIX secolo' di Francesco Campennì  |
    'Il sedile di Tropea e alcune considerazioni sul riconoscimento e trattamento dei Patriziati nel Napoletano' di Antonio Toraldo |
    'Per lo sedile denominato Porto Ercole della Città di Tropea. Nel Supremo Tribunale Conservatore della Nobiltà di questa Capitale, e Regno' di Ferdinando di Francia  |
    | 'La Famiglia Caputo' di Salvatore Ferdinando Antonio Caputo  |
    | 'Notizie delle Famiglie Nobili di Tropea desunte dalla Cronaca di P. Francesco Sergio' di Antonio Toraldo  |
    'Divagazioni araldiche sullo stemma di casa di Tocco' di Antonio Toraldo  |
    'La Famiglia Fazzari' di Bernardo Candida Gonzaga  |
    'Le Famiglie Galluppi di Tropea, di Sicilia e di Aix in Provenza' di Goffredo di Crollalanza  |
    'Brevi considerazioni sulla nobile famiglia Paparatti' di Umberto Paparatti  |
    'La Famiglia Transo e Tranfo' di Candida Gonzaga |
    'La Confraternita dei Bianchi di San Nicola' di Felice Toraldo  |
    'I Sindaci di Tropea' di Felice Toraldo  |