LA NOBILTA' DI TROPEA
Ad sonum campanae magnae…

Presentazione della 48^ Tornata
di TropeaMagazine


di Salvatore Libertino




La parola, l’idea, l’essenza legate alla Nobiltà evocano per molti dominio, sopravvento, distanza tra ceti, o esibizione, futilità, inutilità ovvero null’altro di tutto ciò.
Alla Nobiltà di Tropea abbiamo voluto dedicare la 48^ Tornata (gennaio/febbraio 2009). Un tributo dovuto a quello che è stato il fulcro motore intorno al quale è ruotata per oltre sette secoli la vita quotidiana della Città e del suo territorio demaniale, libero, reale, non infeudato, nel quale ancora oggi si intravedono innumerevoli tracce nelle strade, nelle chiese, sui portali delle case, in ogni angolo.
Ciò per capire di più la storia che ci appartiene, l’epopea delle famiglie nobili. Capire il sistema che ha governo per secoli la Città, quali e quanti sono stati i Casati che con i loro blasoni alimentarono i due Sedili: ‘Portercole’ della Nobiltà ‘generosa’, e ‘Africano’ degli Honorati del Popolo.

Capire perché don Giovanni Maresca Duca della Calandra nel saggio ‘La nobiltà di Tropea. Alcune considerazioni sul ceto civile nel Regno di Napoli e dei riflessi sulla vita attuale’ ( ‘Rivista Araldica’, 1958), afferma che in Tropea esisteva un solo sedile nobile riconosciuto in seguito quale patrizio. Sì perché l’esistenza dell’altro sedile nobile di 2a categoria non è strettamente conforme alla verità storica e deve essere frutto di affrettata ed errata interpretazione di documenti che, se esaminati attentamente, non lasciano dubbio di sorta.

Capire come non è stato mai costruito il Sedile degli Onorati, l’Africano. Scrive Antonio Toraldo ne ‘Il sedile di Tropea e alcune considerazioni sul riconoscimento e trattamento dei patriziati nel napoletano’ (‘Rivista Araldica’, 1972/75) che il 5 giugno 1703 ad sonum campanae magnae in una seduta plenaria tra Nobili e Honorati del Popolo si deliberò l'edificazione di apposito locale pel Sedile dei nobili e di un altro luogo per le assembee degli onorati del popolo. Il Sedile dei nobili fu effettivamente costruito nel 1703-1704 ed in esso risiedé sino al 1867 l'amministrazione della Città e poi dal 1892 (e fino a qualche anno fa) fu concesso ad un circolo come luogo di riunione e lettura. Il Sedile degli Onorati, cui era stato dato il nome di Sedile Africano (o di Scipione Africano), invece non fu mai costruito, nè si ha la notizia se sia stata compilata una qualche matricola relativa alle famiglie e agli individui di tale Seggio popolare.

Capire perché le famiglie appartenenti agli Onorati del Popolo cercavano di competere con la Noblesse 'generosa' progettando a tavolino l’ascesa del proprio Casato, acquisendo titoli, acquistando immobili, investendo in erudizione e cultura, alimentando sempre più la biblioteca di famiglia, rafforzando in questo modo la propria posizione sociale. Ce lo propone lo storico Francesco Campennì nel saggio ‘Costruire la Casa. Memoria, investimenti, erudizione di una famiglia tropeana tra XVIII e XIX secolo’ (dalla Rivista del Dipartimento di Storia Moderna e Contemporanea della Sapienza di Roma ‘Dimensioni e problemi della ricerca storica' n.2/2007) prendendo spunto dal manoscritto ‘Libro di Memoria’ che agli inizi dell’Ottocento il canonico don Giuseppe Scrugli cominciò a scrivere annotando puntigliosamente le vicende della propria famiglia.

Capire chi erano e quanti erano i Casati dall’Abate Francesco Sergio, il primo storico che si interessò a cavallo del Seicento/Settecento della nobiltà tropeana riempiendo le pagine del manoscritto ’Chronologica Collectanea sive Chronicorum de Civitate Tropea eiusque territorio Libri tres ab U.c. usque ad annum MDCCXX’, di notizie, stemmi e blasoni. In questo caso, tradotte in volgare da Antonio Toraldo in ‘Notizie delle Famiglie Nobili di Tropea desunte dalla Cronaca di P. Francesco Sergio' (Rivista Araldica 1966/67/73).

Capire come venivano difesi i diritti della nobiltà tropeana presso il Supremo Tribunale Conservatore della Nobiltà di Napoli attraverso l’atto del 1801 di Ferdinando di Francia ‘Per lo sedile denominato Porto Ercole della Città di Tropea nel Supremo Tribunale Conservatore della Nobiltà di Napoli, e Regno’.

Capire cosa furono le Piazze Chiuse e Aperte e gli elementi differenziali che hanno caratterizzato le stesse al fine di accogliere le famiglie nobili, secondo Antonio Toraldo in ‘Osservazioni sulle nobiltà civiche del Regno di Napoli e sui requisiti delle Piazze Chiuse’ (Rivista Araldica 1975).

E ancora, capire di più della Nobiltà di Tropea attraverso i lavori ‘Il Sedile di Portercole e dei Casati di Tropea’ di Antonio Vizzone, ‘Blasonario delle Piazze Chiuse della Calabria: Catanzaro, Cosenza e Tropea’ di Luciano Moricca Caputo, ‘La Famiglia Caputo’ di Salvatore Ferdinando Antonio Caputo, ‘Divagazioni araldiche sullo stemma di casa di Tocco’ di Antonio Toraldo, ‘La Famiglia Fazzari’ e ‘La Famiglia Transo e Tranfo’ di Bernardo Candida Gonzaga, ‘Le Famiglie Galluppi di Tropea, di Sicilia e di Aix in Provenza’ di Goffredo di Crollalanza, ‘Brevi considerazioni sulla nobile Famiglia Paparatti’ di Umberto Paparatti, 'La Confraternita dei Bianchi di San Nicola' e 'I Sindaci di Tropea' di Felice Toraldo.
Buona lettura!
 
 

La  NOBILTA'  di  TROPEA

INDICE

|  'Presentazione della 48^ Tornata' di Salvatore Libertino  |
|  'Il Sedile di Portercole e i Casati di Tropea' di Antonio Vizzone  |
|  'Blasonario delle Piazze Chiuse della Calabria: Catanzaro, Cosenza e Tropea' di Luciano Moricca Caputo  |
| 'Osservazioni sulle nobiltà civiche del Regno di Napoli e sui requisiti delle Piazze Chiuse' di Antonio Toraldo  |
|  'La Nobiltà di Tropea. Alcune osservazioni sul ceto civile nel Regno di Napoli e dei riflessi sulla vita attuale' di Giovanni Maresca |
'Costruire la Casa. Memoria, investimenti, erudizione di una famiglia tropeana tra XVIII e XIX secolo' di Francesco Campennì  |
'Il sedile di Tropea e alcune considerazioni sul riconoscimento e trattamento dei Patriziati nel Napoletano' di Antonio Toraldo |
'Per lo sedile denominato Porto Ercole della Città di Tropea. Nel Supremo Tribunale Conservatore della Nobiltà di questa Capitale, e Regno' di Ferdinando di Francia  |
| 'La Famiglia Caputo' di Salvatore Ferdinando Antonio Caputo  |
| 'Notizie delle Famiglie Nobili di Tropea desunte dalla Cronaca di P. Francesco Sergio' di Antonio Toraldo  |
'Divagazioni araldiche sullo stemma di casa di Tocco' di Antonio Toraldo  |
'La Famiglia Fazzari' di Bernardo Candida Gonzaga  |
'Le Famiglie Galluppi di Tropea, di Sicilia e di Aix in Provenza' di Goffredo di Crollalanza  |
'Brevi considerazioni sulla nobile famiglia Paparatti' di Umberto Paparatti  |
'La Famiglia Transo e Tranfo' di Candida Gonzaga |
'La Confraternita dei Bianchi di San Nicola' di Felice Toraldo  |
'I Sindaci di Tropea' di Felice Toraldo  |